Dopo le buonissime prove di Kontiolahti e Hochfilzen, Rebecca Passler aveva fatto delle controprestazioni a Le Grand Bornand e Pokljuka, quella discontinuità del tutto giustificabile per una giovane alla prima vera stagione di Coppa del Mondo. I tecnici azzurri hanno così deciso di darle l’opportunità di riposare, saltare l’individuale di giovedì, format non adatto all’altoatesina del CS Carabinieri, per rilanciarla poi in gara nella staffetta femminile.
Passler non ha tradito, disputando una buonissima terza frazione, ricevendo il cambio da Lisa Vittozzi in seconda posizione e dandolo sempre da seconda a Dorothea Wierer, per chiudere poi al terzo posto finale come squadra. Una sola ricarica utilizzata, la solita supersonica velocità al tiro, mentre il passo sugli sci non è stato ancora quello visto a inizio anno. Ma oggi era intanto importante invertire la rotta e soprattutto gustarsi un altro podio, già il secondo in Coppa del Mondo.
«Oggi era verramente difficile – ha affermato Passler a Fondo Italia – ma sono contenta di come è andata. Dal momento che tre settimane consecutive di gara sono dure, abbiamo deciso di riposare giovedì e fare solo la staffetta, per avere poi maggiori energie la settimana prossima ad Anterselva, che è una tappa molto importante per noi.
Sulla mia gara niente di particolare da dire, mi sono concentrata sul mio lavoro e ho fatte le mie solite serie al tiro. Ho dato tutto per la squadra. Devo ammettere che oggi ero molto nervosa alla vigilia, perché non avendo gareggiato in questo weekend, non sapevo a che punto fossi».
Alla FISI, Passler ha aggiunto: «Quando ho ricevuto il cambio ero un po’ tesa perché mi trovavo insieme ad avversarie forti, poi quando sono arrivata al secondo poligono sapevo di giocarmi buone chance perché è la mia specialità, così sono uscita dal poligono ho pensato solamente ad andare il più forte possibile. E’ sempre bello salire sul podio, siamo tutte in forma, dobbiamo restare così e sicuramente ci toglieremo altre soddisfazioni».
Biathlon – Rebecca Passler a Fondo Italia: “Ho dato tutto per la squadra”.

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