Il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) sta pagando 185 milioni di euro alle Federazioni sportive internazionali olimpiche invernali come dividendi derivanti dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. A riferirlo è un’esclusiva del sito "insidethegames", secondo cui la somma, rivelata nel rapporto annuale del CIO 2022 appena pubblicato, conferma che dopo essere aumentati bruscamente all’inizio del millennio, questi pagamenti non stanno tenendo il passo con l’inflazione e i tassi di cambio.
È infatti netto il calo dei dividendi rispetto a Pyeongchang 2018, quando i Giochi invernali fruttarono un pagamento di 198 milioni di euro. Si è tornati quindi ai livelli del 2014, quando il pagamento fu di 183 milioni di euro, mentre Vancouver 2010 portò la bellezza di 192,3 milioni di euro. Le olimpiadi canadesi segnarono un grande boom, se si considera che solo otto anni prima, a Salt Lake City, le entrate per le federazioni internazionali olimpiche invernali fu di 85 milioni.
Il CIO ha affermato che, rispetto ai precedenti Giochi olimpici invernali, aveva "sostenuto spese aggiuntive a causa delle contromisure COVID-19, del sistema di gestione a circuito chiuso e dei costi aggiuntivi per risorse umane, operazioni, logistica e trasmissione". Le federazioni internazionali invernali dovranno attendere almeno fino al 2026 prima di vedere un aumento significativo dei loro dividendi olimpici. Ne hanno fortemente bisogno, perché negli ultimi tempi, questi hanno rappresentato una parte sostanziale delle loro entrate complessive.
Olimpiadi – Pechino 2022, le Federazioni Internazioni olimpiche invernali riceveranno il 6,5 % di pagamenti in meno rispetto a Pyeongchang 2018!

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