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Sci di fondo

Sci di Fondo – Un immenso Pellegrino regala subito forti emozioni: terzo nell’inseguimento alle spalle di Klæbo e Golberg

Non abbiamo più parole per descrivere Federico Pellegrino, se non immenso.
Alla prima gara del 2023, il valdostano delle Fiamme Oro ha ottenuto il suo secondo podio in carriera in una distance, chiudendo al terzo posto la 10 km in tecnica classica a inseguimento, vinta comodamente da uno splendido Klæbo.
L’azzurro ha disputato una gara di grandissima intelligenza tattica, non andando a correre il rischio di finire fuorigiri per recuperare i 7” che lo dividevano dal norvegese, ma è andato avanti con il proprio ritmo, fino quando sul suo gruppetto, formato con Novak, Skar e i francesi Jouve e Chanavat è piombato Golberg. All’attacco del leader della classifica generale ha risposto il solo Pellegrino, bravissimo ad agganciarsi sulle code del norvegese senza mai mollarle.

Nel finale, mentre Klæbo ha tagliato comodamente il traguardo al primo posto, Golberg ha provato a scrollarsi di dosso Pellegrino, ma l’azzurro è stato superbo nell’ultima curva, ha affiancato il norvegese ingaggiando un bellissimo duello con Golberg, che lo ha poi battuto di un soffio al fotofinish. Impensabile, però, fino a poco tempo fa anche solo immaginare di vedere Pellegrino a un passo dal battere in volata Golberg in una distance da 10 km a tecnica classica. Si può solo applaudire un campione come il valdostano, capace di evolversi nel corso degli anni, senza mai accontentarsi dei successi ottenuti, ma con la voglia di lanciare a sé stesso sempre nuove sfide, fino a migliorare moltissimo nelle distance, per dimostrare con i risultati ciò che ha sempre detto, che uno sprinter è solo un fondista con grandi doti di velocità.
Ovviamente, oltre a celebrare il 39° podio individuale in Coppa del Mondo nella carriera di Pellegrino, bisogna inchinarsi al cospetto di Johannes Klæbo, che ha vinto con facilità, mostrando una grandissima superiorità rispetto a tutta la concorrenza, per una vittoria mai messa in discussione. Il norvegese si è allenato duramente durante le feste di Natale e si è presentato al Tour de Ski in un grandissimo stato di forma, dando oggi l’impressione di non aver quasi faticato. Per lui quella di oggi è la 13ª vittoria di tappa al Tour de Ski, eguagliato il record di Petter Northug, destinato a batterlo ormai nei prossimi giorni tra Oberstdorf e la Val di Fiemme. Per lui è anche la 54ª vittoria individuale in Coppa del Mondo.
Alle spalle dei primi tre attenzione però alla rimonta di uno sciatore che potrebbe essere pericoloso nella classifica del Tour de Ski, Simen Hegstad Krüger, che ha chiuso al quarto posto a 28" dalla testa. Pericolosissimo se si considera la pursuit da 20 km a skating e il Cermis molto adatto alle sue caratteristiche. Bel quinto posto per un ottimo Skar, che a differenza di Pellegrino, non è però riuscito a rispondere all’attacco di Golberg. In sesta piazza ha poi chiuso Nyenget, staccato di 33", che ha guidato un gruppo con Poromaa, Novak, Tønseth, Holund, Røthe e Jouve, in rigoroso ordine di arrivo. Presenti quindi nomi importanti in ottica classifica, di atleti che potrebbero dire la loro nella competizione.
Buon 13° posto per Halfvarsson a 46", mentre ha perso qualcosa nel finale Iivo Niskanen, ovviamente ancora non al massimo della forma dopo il covid che lo ha frenato nella prima parte della stagione. Il finlandese ha chiuso 14° a 52" di poco davanti al giovane Moch.
Bella rimonta di De Fabiani, che partito 52° dopo la sprint di sabato, è risalito fino alla 17ª piazza a 1’14" dalla testa. Una prestazione confortante per il valdostano, che ora si augura di salire di colpi a Oberstdorf nella 10 km a cronometro, per poi andare a tutta nella gara che ha segnato sul suo calendario: la mass start da 10 km in Val di Fiemme.
Bravissimo anche Nöckler, risalito dall’84ª fino alla 28ª posizione. L’altoatesino delle Fiamme Oro è riuscito a recuperare nel traffico, spendendo anche tante energie ma riuscendo comunque a reggere pure nel finale, dimostrandosi atleta ancora molto affidabile. Vuole la 50 km dei Mondiali di Planica, ma forse uno così potrebbe tornare molto utile anche in staffetta.
Per quanto riguarda gli altri azzurri, merita applausi Simone Mocellini, bravo a resistere chiudendo 42°. Buona anche la prima distance di Coppa del Mondo per Elia Brap, che è giunto 47° e ha anche avuto la possibilità di correre in gruppo, prendendo così confidenza con i ritmi della Coppa del Mondo. Partito molto nelle retrovie dopo la sprint, Paolo Ventura ha terminato la sua prestazione in 49ª posizione, mentre Ticcò ha concluso 61°. Infine Abram è giunto 64°, Salvadori 67° e Graz 74°.
La classifica finale

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