Lo scorso 17 dicembre, a Sturla Holm Lægreid non era stato consentito di partecipare alla mass start di Lenzerheide, ultima gara di Coppa del Mondo del 2023, in quanto l’atleta norvegese era stato protagonista di un episodio molto pericoloso alcuni giorni prima, quando alla vigilia della sprint aveva sparato accidentalmente un proiettile contro il muro dell’hotel dove alloggiava la squadra norvegese, durante una sessione di tiro a secco.
A distanza di un mese e mezzo, a una settimana dal Mondiale di Nove Mesto, la BIU
(Biathlon Integrity Unit), al termine della sua indagine, ha deciso di sanzionare Lægreid con una multa di 500 euro (6000 corone norvegesi) e un corso sulla manutenzione delle armi. È stata però sanzionata anche la Federazione Norvegese di Biathlon, in questo caso con una multa di 28.500 corone (circa 2.500 euro) e l’obbligo di far partecipare tutti gli atleti a questi corsi su come maneggiare le armi.
Ovviamente non tutti sono convinti della decisione, come Per Arne Botnan, direttore sportivo del biathlon norvegese: «Dobbiamo accettare questa sanzione – ha affermato a NRK – anche se non siamo d’accordo su certe cose. Ma poteva finire molto peggio».
Aver ricevuto la sentenza sembra aver tranquillizzato Lægreid: «Ho provato a lasciarmelo alle spalle – ha dichiarato a NRK – ma è stato un brutto pensiero che è rimasto lì e si è inasprito un po’. È bello toglierselo dalla testa adesso e concentrarmi davvero al 100% sullo sport, senza portarmelo ancora dietro. È andato tutto bene e come previsto, davvero. Sono soddisfatto che non ci sia niente di più rigoroso. Penso che la multa e un corso su come maneggiare le armi sia stata una punizione adeguata. Ovviamente ero preoccupato, perché pensi sempre al peggior risultato possibile. Non mi ero mai trovato in una situazione simile. Conosco un incidente avvenuto molti anni fa, sempre in un hotel. Allora le penalità fu anche il divieto a partire, ma questo prima che fosse istituita la BIU. Ero un po’ curioso di come avrebbero gestito il caso qui, ma il fatto che mi puniscano in questo modo mi sembra positivo».