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Biathlon – Kuzmina: “Tornata per rilanciare la mia nazionale. Mondiali? Francesi in ottima forma, ma serve essere al top”

Gli Europei di Brezno-Osrblie hanno raccontato tante storie, anche slegate dalle varie classifiche finali. Una di queste è raccontata da Anastasiya Kuzmina, che a 39 anni ha avuto la forza di rimettersi in gioco dopo una carriera costellata di successi e un ritiro datato marzo 2019. L’olimpionica (oro a Vancouver, Sochi e Pyeongchang) è tornata in pista arrivando 59esima nella Sprint, 39esima nella Pursuit e partecipando al decimo posto nella Mixed Relay.
Naturalmente il suo ritorno non va letto analizzando i risultati, perché stiamo parlando di un’atleta che si è tolta tantissime soddisfazioni ad altissimi livelli, bensì va apprezzato approfondendo le ragioni che hanno riportato la classe 1984 in pista. Ragioni che ha spiegato al sito dell’IBU: «L’idea è nata durante la preparazione estiva della nostra squadra per i Campionati Mondiali estivi di biathlon di Osrblie. I rappresentanti della Federazione slovacca mi hanno avvicinato, notando il mio allenamento in corso, e mi hanno chiesto se me la sentissi di gareggiare ancora, visto che ero ancora in forma. Per motivi di tempo, abbiamo deciso di puntare agli Europei in casa. L’obiettivo principale da parte mia era quello di rilanciare il biathlon slovacco, riportare l’interesse dei tifosi e contribuire al successo della nostra squadra. Aspiro a sostenere le nostre ragazze e la nazionale slovacca, instillando uno spirito competitivo senza paura di affrontare i migliori. Il mio obiettivo principale è quello di aiutare nelle staffette durante il cambio generazionale della squadra, dando alle nostre talentuose junior più tempo per concentrarsi sulle gare di categoria. Per garantire che non si tratti solo di gare occasionali nelle staffette, ho intenzione di partecipare alle sprint come riscaldamento»
A Kuzmina è stato poi chiesto una previsione sui Mondiali alle porte. Per la slovacca, almeno al femminile la Francia è favorita, ma mai come ai Mondiali i pronostici sono incerte: «I giovani talenti potrebbero sorprendere, ma i nomi noti tra cui una mamma (e qui il riferimento è naturalmente a Justine Braisaz-Bouchet, nda) stanno ottenendo risultati eccezionali in questa stagione. In generale, le ragazze francesi sono in ottima forma, ma la bellezza del biathlon sta nella natura imprevedibile del tiro e nell’arte di essere al 100% per l’evento più importante dell’anno».
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