Prosegue migliorando l’avventura in Coppa del Mondo del giovane Martino Carollo. Il classe 2003 delle Fiamme Oro ha concluso al 36° posto l’inseguimento da 22,5 km a skating, che ha concluso la tre giorni di Dobbiaco, risultando quindi il terzo azzurro alla rivo e concludendo molto positivamente la tappa d’esordio, che era iniziata con qualche titubanza, dovuta all’emozione della prima assoluta, nella sprint a skating di sabato.
Il cuneese non ha nascosto la propria soddisfazione al termine della gara del primo giorno del 2024: «Devo dire che questo format mi piace – ha affermato Carollo a Fondo Italia – le gare sull’uomo mi vengono più facili rispetto a quelle individuali, riesco a tirare fuori qualcosa in più. Inoltre oggi si è anche gareggiato nella tecnica che preferisco, quindi era una gara molto adatta a me.
In pista sono partiti tutti fortissimo, me compreso, perché non si poteva fare diversamente. Giro dopo giro era solo questione di stare lì. Continuavamo a spingere però sentivo che riuscivo ad essere lì con gli altri. Da dietro è poi arrivato Paolo (Ventura, ndr) che oggi andava proprio forte. La sua presenza ha aiutato anche me, perché è stato un’ottima locomotiva del treno in cui ero presente anche io. Quindi anche questo ha contribuito a recuperare posizioni».
Poi all’ingresso dello stadio con grande astuzia Carollo ha attaccato in salita, come fece lo scorso marzo nella staffetta giovanile dei Campionati Italiani, riuscendo a chiudere in testa al proprio gruppetto: «Sapevo che dovevo stare lì, risparmiare il più possibile e dare tutto negli ultimi duecento o trecento metri. Ho aspettato la fine, perché sapevo che prima era giusto risparmiare, tenere le energie e sfruttare le scie».
A questo punto appare molto probabile la presenza di Carollo nella tappa di Davos: «Ancora non so cosa decideranno i tecnici, visto che sono il più giovane del gruppo e non faccio parte della squadra maggiore. Sicuramente ne parleremo. Certamente, giorno dopo giorno, è andata sempre meglio e penso che se andassi avanti potrei togliermi altre soddisfazioni, disputare altre belle gare e soprattutto accumulare un po’ di esperienza che potrebbe tornarmi utile in futuro».