Alla veneranda età di 51 anni, Noriaki Kasai ha fatto a suo modo la storia del salto con gli sci e dello sport in generale, indipendentemente dal numero di medaglie ottenute (che sono comunque molte) e dal loro metallo. Ben otto edizioni di giochi olimpici dovrebbero bastare a spiegare l’amore e la passione per la sua disciplina, oltre al talento che continua a sostenerlo nella sua longeva carriera. Recentemente, il suo allenatore Matjaz Zupan, intervistato dall’emittente RTV Slovenia ha parlato del fenomeno nipponico.
«I giapponesi non hanno i classici club che conosciamo in Europa, ci sono società che finanziano il funzionamento di una squadra del genere. Dietro il team Tsuchiya Home, di cui sono allenatore, c’è una grande azienda edile e immobiliare che offre ai saltatori buone condizioni di lavoro, retribuzione, nonché l’opportunità di rimanere in azienda dopo la fine della carriera e quindi buon lavoro. In linea di principio, i saltatori possono unirsi a una squadra di questo tipo dopo i 18 anni e hanno tempo per mostrare buoni risultati fino all’età di 25 anni. Naturalmente ci sono anche delle eccezioni, come Noriaki Kasai, che all’età di 51 anni non solo è il principale ambasciatore della squadra, ma è ancora in competizione.»
L’allenatore sloveno, che ha vissuto da avversario i primi anni della carriera di Kasai negli anni Novanta, non valuta quello che ora è il suo atleta in maniera scontata, ma anzi ne ha grande ammirazione: «Kasai è più giovane di me di quattro anni, naturalmente ricordo molto bene come aggrediva i migliori al mondo quando io saltavo ancora. E chiaramente non è detta l’ultima parola, perché ha una gran voglia di volare ancora a Planica o addirittura di gareggiare ai Giochi Olimpici di Milano Cortina del 2026. Gli piace ancora saltare, ha ancora una grande tecnica, ma deve stare attento agli infortuni adattandosi con un allenamento speciale. Uno dei segreti della sua longevità sportiva è sicuramente la sua dieta: pesce, sushi, tante verdure. E lo stile di vita, oltre alla struttura corporea e una buona mobilità, che è anche conseguenza di esercizi adeguati che lo mantengono dinamico e vigoroso.»
«Vuole tantissimo entrare nella squadra per i Mondiali di volo con gli sci, ma all’inizio dovrà fare bene nelle gare casalinghe» continua il tecnico «A dicembre si svolgeranno le prime gare nazionali, poi a gennaio a Sapporo si svolgerà la Continental Cup, grazie alla quale Noriaki vorrebbe entrare nella squadra per i Mondiali» Recentemente, Kasai ha ottenuto due volte il quarto posto nelle competizioni nazionali, a Sapporo, dimostrando che i suoi piani per tornare al salto con gli sci internazionale non sono solo parole vuote.
Lo sloveno ammette che dietro questi buoni risultati, in fondo non c’è granché farina del suo sacco: con un atleta di grande esperienza, del resto, c’è poco lavoro da fare. «Posso solo segnalargli piccole correzioni nella sua tecnica e suggerirgli di allenarsi diversamente da come è abituato. L’idea è quella di sfuggire alla monotonia. Gli lascio mano libera su molte questioni, perché non ho esperienza su cosa significhi saltare a un’età del genere, quando il corpo reagisce in modo diverso rispetto ai 25enni»
Salto con gli sci – Noriaki Kasai: l’allenatore Matjaz Zupan racconta il segreto della sua longevità agonistica e i tanti obiettivi ancora da raggiungere
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