La transizione nel biathlon di Stina Nilsson non è andata, fino ad ora, come molti si attendevano. Dopo il debutto e gli unici due podi (uno in staffetta e uno individuale) la scorsa stagione è stata la peggiore per Stina Nilsson nella sua carriera di biatleta, “retrocessa” in IBU Cup e agli Europei di Lenzerheide anziché ai Mondiali di Oberhof.
«È stata molto dura, non ho ottenuto affatto ciò che avevo sognato in anticipo» ha raccontato nel documentario della tv pubblica svedese SVT.
Ora, insieme all’allenatore Johannes Lukas, ha valutato e trovato una soluzione che, si spera, possa aiutarla ad ottenere prestazioni – e quindi risultati – migliori. Per essere più vigile in pista, Lukas vuole che Stina provi ad adottare una routine diversa del sonno, dormendo più a lungo al mattino.
Può sembrare strano, ma il motivo è presto detto: nello sci di fondo, da cui Nilsson proviene, le gare si svolgono solitamente nelle prime ore della giornata; per lei è di conseguenza naturale alzarsi presto e ha continuato a farlo come biatleta ma questa sua abitudine cozza con la giornata di un biatleta che, generalmente, gareggia nel pomeriggio, tranne poche eccezioni.
Oltre a questa nuova abitudine il tecnico della nazionale aggiungerà per la 30enne alcune sessioni di allenamento più impegnative nel corso della giornata in modo che sia fisicamente e mentalmente al meglio nel momento clou della giornata, al via delle gare.
«Sono mattiniera, quindi la mia giornata è incredibilmente molto più lunga di quella di tutti gli altri. Ma come biatleta non c’è alcun vantaggio ad alzarsi presto» ha spiegato a SVT, parlando della nuova routine «Non mi viene naturale, quindi è assolutamente complicato, ma più lo faccio, meglio va.»
Biathlon – Stina Nilsson, una nuova routine per trovare prestazioni migliori

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