Il giorno dopo l’ufficializzazione del "taglio" della super-sprint, l’IBU decide di attuare un altro cambiamento. Format diventato olimpico nel 2014 a Sochi, la staffetta mista ha visto grandi imprese da parte degli azzurri da quando è stata istituita. Come dimenticare infatti il bronzo in Russia, così come quello di PeyonChang 2018, con Dominik Windisch che stampò in volata Arnd Peiffer. Anche ai Mondiali grandissime soddisfazioni, con l’argento di Anterselva 2020 che tutti noi abbiamo ancora negli occhi, davanti a quella cornice di pubblico e dietro la Norvegia spaziale dei fratelli Boe e del tandem Roeiseland/Eckhoff.
L’IBU ha quindi deciso di apportare una modifica, che riguarda i chilometri da percorrere. La staffetta mista tradizionale prevedeva infatti che si percorressero 7,5 chilometri, dopo che era stata uniformata la distanza tra donne e uomini, in precedenza le donne coprivano 6 chilometri mentre gli uomini 7,5. Adesso entrambi i sessi dovranno coprire 6 chilometri, con la distanza totale che diventa così di 24 chilometri, suddivisi in 12 giri da 2 chilometri. Si continuerà con l’inversione del sesso, alla partenza continueremo a vedere una volta le donne e una volta gli uomini.
"Ci eravamo attenuti a un unico giro per ragioni di comodità organizzativa perché era problematico gestire la gara quando ne hai due da gestire", afferma Christophe Vassallo, membro del comitato tecnico dell’IBU a NordicMag. "E’ anche una piccola modifica funzionale al fatto che gli atleti possano recuperare, magari, più velocemente".
Biathlon – Ecco la modifica che l’IBU adotterà nella staffetta mista. Cambia la distanza da percorrere!

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