Sbarcato sui circuiti dell’IBU il 14 marzo 2018 in occasione della tappa finale di IBU Cup disputata a Khanty-Mansiysk in Russia, il format "super sprint" verrà ricordato per essere durato a lungo. Cinque anni dopo i funzionari del biathlon mondiale hanno deciso di abbandonarlo, fornendo diverse spiegazioni. Il format assegnava, nel circuito cadetto, anche la Coppa di specialità, che tra l’altro nel 2022 è stata vinta dall’emergente francese Lou Jeanmonnot.
"Per due o tre stagioni, i pareri di Nazioni e atleti riguardanti la super sprint sono stati più negativi che positivi", dice Christophe Vassallo, capo del Comitato tecnico dell’IBU, a Nordic Magazine. "È una gara molto impegnativa per le squadre perché si svolge nell’arco di una giornata intera mentre il chilometraggio è molto breve" spiega. "Abbiamo quindi deciso all’unanimità di rimuoverlo dal calendario e lo abbiamo sostituito con semplici sprint, format più adeguato alle richieste delle Nazioni e all’attuale funzionamento della IBU Cup" aggiunge Vassallo.
La norvegese Emilie Kalkenberg e il francese Emilien Claude, vincitori delle super sprint di Canmore (Canada) alla fine della scorsa stagione, rimarranno gli ultimi vincitori di questo format che non ha mai convinto e che non è mai approdato in Coppa del Mondo. “Tuttavia, anche se gli abbiamo dato una possibilità per molti anni adattandolo e inserendolo nei calendari della IBU Cup e della Junior Cup, lo teniamo nella nostra cassetta degli attrezzi”, ribadisce Christophe Vassallo. "Dobbiamo affrontare il fatto che questo non è il miglior format di gara che sia stato lanciato nel mondo del biathlon" conclude.
Biathlon – L’IBU dice addio alla super sprint: “Il format non ha mai convinto”

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