Da alcuni giorni, purtroppo, la Slovenia è flagellata da un’alluvione che ha colpito i due terzi dei suoi abitanti ed è già stata definita la più grande calamità naturale nella storia del Paese.
Sono finora sei le vittime della furia delle acque, senza dimenticare inoltre i danni materiali, attualmente stimati intorno ai 500 milioni di euro, inclusi quelli alle infrastrutture sportive, non ultime le aree destinate al salto con gli sci.
Fra queste ultime figura quella di Ljubno, che ogni anno ospita la Coppa del Mondo femminile e che anche nell’inverno 2023/2024 sarà teatro della competizione (27-28 gennaio).
Sono finora sei le vittime della furia delle acque, senza dimenticare inoltre i danni materiali, attualmente stimati intorno ai 500 milioni di euro, inclusi quelli alle infrastrutture sportive, non ultime le aree destinate al salto con gli sci.
Fra queste ultime figura quella di Ljubno, che ogni anno ospita la Coppa del Mondo femminile e che anche nell’inverno 2023/2024 sarà teatro della competizione (27-28 gennaio).
"Fino a quando l’acqua non si abbasserà, non potremo fare nulla", ha detto a ‘Skijumping.pl’ Ales Selak, allenatore originario di Mengeš che da trent’anni segue la preparazione di bambini e ragazzi locali. "Se qualcuno trova sci da salto, un casco o una tuta da sci vicino a Pšata, Kamniska, Bistrica o Sava, ce lo faccia sapere", ha aggiunto.
Sì, perché il torrente Pšata, il cui letto si trova proprio accanto al trampolino, ha travolto tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino, distruggendo un container nel quale erano conservate le attrezzature per il salto per i giovani atleti.
Sì, perché il torrente Pšata, il cui letto si trova proprio accanto al trampolino, ha travolto tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino, distruggendo un container nel quale erano conservate le attrezzature per il salto per i giovani atleti.