Biathlon – Grete Gaim: “Mi vergognavo della mia depressione e sbagliavo, bisogna parlarne!”

Grete Gaim, biatleta estone, ha parlato ai microfoni del podcast "Only girls in sports" – targato "ERR" – della depressione che l’ha colpita, per aiutare altri atleti che potrebbero trovarsi ad affrontare la sua medesima situazione.
La donna ha esordito dicendo: "Ho potuto vedere quanto sia grave questo problema. Abbiamo iniziato a parlarne sui social, ma credo sia ancora un argomento tabù. È difficile evocarlo e penso che sia stato nascosto dentro di me per molto tempo. Forse non potevo o non volevo ammettere di essere depressa. Mi vergognavo".

Un anno fa, Gaim ha attraversato il periodo più complicato degli ultimi tre anni: "Avevo appena avuto il Coronavirus e avevo problemi di salute diffusi. Dolori ovunque, problemi alle gambe, un costante senso di impotenza. Volevo dormire sempre. Pensavo fossero complicazioni dovute al virus, ma quando ho ripreso ad allenarmi erano ancora presenti".

Incoraggiata da chi le era vicino a riposare per una stagione, Grete Gaim non ha voluto saperne: "All’inizio di settembre ho parlato con un parente. Questo è stato seguito da un sentimento in qualche modo liberatorio, perché era come se mi fossi liberata di un peso. Praticamente ho trascorso due mesi a Otepää da sola nel mio appartamento. Sono stata in contatto telefonicamente con i miei parenti e con amici che si sono presi cura di me".

Lo scorso inverno ha preso parte a una sola gara di IBU Cup, ma le cose adesso, grazie alla terapia, stanno andando meglio: "Non sono mai stata così bene mentalmente – ha sottolineato la biatleta estone –. Questa pausa autunnale era necessaria. Come atleta, ma anche come persona comune, è importante condividere i propri pensieri e parlare. Ho ancora molte domande senza risposta. Il mio sogno sarebbe tornare in pista ed essere al massimo della forma a fine novembre".