Linn Svahn, fondista svedese, ai Mondiali di Planica 2023 non è riuscita a raggiungere il podio. Quarta nella sprint, quarta nella 30 chilometri. Due risultati di assoluto prestigio, a maggior ragione se si considera la storia sportiva travagliata vissuta dalla scandinava nelle ultime stagioni, ma che non riescono a soddisfare fino in fondo la diretta interessata.
La sua è la mentalità tipica dei grandi campioni: non basta fare bene, conta soltanto vincere. Glielo si legge negli occhi anche quando si avvicina ai microfoni di "Fondo Italia" per commentare le sue gesta in landa slovena: "Sono davvero orgogliosa di quanto ho dato in pista, ma in un campionato mondiale sono le medaglie a contare, si sa – ha asserito Linn Svahn –. Dunque, è un po’ frustrante essere arrivata per due volte quarta in questa rassegna iridata, ma non avrei potuto fare molto di più nella 30 km. Ci ho provato".
E tornerà a provarci molto presto: "Mi sento una sciatrice migliore rispetto al passato, ogni gara che posso disputare è per me un’occasione per migliorarmi – ha confidato –. Però, prima di andare in vacanza, ho bisogno di vincere qualche competizione. Sono rimaste ancora tre sprint in calendario e io sono molto affamata".
La forma fisica pare essere dalla sua parte: "Direi che è stabile, ho solo bisogno di gareggiare per diventare ancora più forte. La mia condizione attuale è molto buona".
Sci di fondo – Linn Svahn a “Fondo Italia” dopo i due quarti posti mondiali: “Non mi bastano, voglio vincere prima della fine della stagione”

Ti potrebbe interessare
Sci di Fondo – Coppa Italia Rode, Montello e Bellini si impongono dell’individuale di Schilpario
Dopo un fine settimana di pausa, la Coppa Italia Rode è tornata protagonista nella Valle di Scalve. Sulla pista
Combinata – Poche squadre iscritte: salta il team event, rimpiazzato da un’individuale
L'Italia era tra le squadre che avrebbero potuto partecipare alla gara, essendosi presentata a Lillehammer con
Mondiali Skiroll – Doppietta russa nella sprint junior maschile
Karakosov ha vinto la medaglia d'oro davanti al connazionale Grigoriev; sul terzo gradino del podio il lettone