OBERHOF – Dmytro Pidruchnyi ha dimostrato in questo inizio di Campionati Mondiali di essere a tutti gli un big del circuito del biathlon mondiale. Il campione dell’inseguimento iridato di Ostersund 2019 ha sfoggiato una prestazione semplicemente eccezionale nella sprint di sabato, la gara che inaugurava la rassegna di Oberhof. L’ucraino si è piazzato in sesta posizione nella gara, forse, con più livellamento (escludendo i Norge) che troveremo tra tutte quelle dei mondiali. Le sue poche parole, piene di commozione, al termine della gara la dicono lunga su quale fosse il suo stato emozionale in quel momento.
L’immagine, fin’ora, dei Campionati Mondiali è, dopo Lisa Vittozzi che salva Fillon Maillet dal sbagliare strada, Pidhruchnyi durante la flower ceremony in mezzo a Christiansen e Dale, con i fratelli Boe e Laegreid a “monopolizzare” il podio. Una sorta di Davide in mezzo ai Golia, ma forse li in mezzo, il più felice di tutti era lui.
Quello che ha però impressionato del biathleta ucraino è il passo sugli sci. Dopo una stagione a dir poco travagliata in cui ha anche dovuto interrompere la preparazione, si è fatto trovare pronto quando più contava, sfiorando addirittura una medaglia. Fosse arrivato il podio avrebbe avuto un peso specifico enorme, non solo perché si trattava di gara con medaglie in palio,ma poichè sarebbe giunta letteralmente in mezzo ai “mostri” norvegesi.
Ripercorrendo quelli che sono i suoi ultimi 12 mesi spicca il fatto, come ormai saprete, che sia stato chiamato alle armi dall’esercito ucraino. Pidruchnyi è stato rilasciato dal dovere bellico nel mese di giugno in virtù di un permesso giunto dal ministero dello sport per allenarsi e gareggiare. Non va però dimenticato che, l’atleta ucraino ha dovuto far fronte anche a diversi problemi di natura fisica quali l’operazione al menisco. Quest’ultima, accorsa proprio nel mese di dicembre, ha condizionato la sua preparazione a tal punto da fargli saltare l’intera stagione con l’eccezione della staffetta di Kontiolahti. In mezzo ci sarebbe stata anche la candidatura a presidente della Federazione di biathlon ucraina, per la quale fu battuto dal deputato Ivan Krulko per 53 voti a 31.
Insomma, un’annata particolare a dir poco per Pidruchnyi che comunque adesso se non altro potrà concentrarsi a pieno sui 5 bersagli. L’individuale di domani potrebbe ad esempio rappresentare terreno di caccia per lui che, nel caso riuscisse a trovare un 20 su 20 potrebbe anche sognare la medaglia. Il contributo che potrà dare alla staffetta ucraina maschile è altrettanto considerevole, anche se le speranze di medaglia sono poche in condizioni normali di gara. L’obiettivo a breve termine più perseguibile per l’ucraino è sicuramente la qualificazione per la partenza in linea di domenica. Al momento si troverebbe all’interno dei migliori 15 di tappa e, come da regolamento, sarebbe della partita ma manca ovviamente all’appello la 20km.
Biathlon – Dmytro Pidruchnyi, il leone ucraino che ha combattuto in guerra e contro i problemi fisici, che se la gioca coi norvegesi,

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