Le alte temperature di Sjusjøen hanno provocato effetti a catena sul mondo del biathlon, non solo a livello sportivo ma anche a quello organizzativo. Oltre alla cancellazione dell’esordio della IBU Cup – ora spostato a Idre (Svezia) – c’è chi ha fatto le valigie da tempo, agendo con lungimiranza. È il caso della nazionale francese: i transalpini – così come l’Italia – hanno rinunciato ad allenarsi in Norvegia soprattutto per la mancanza di neve. Se gli azzurri non hanno varcato la frontiera e si sono trasferiti a Beitostølen, i francesi si sono spostati proprio a Idre.
«Abbiamo appreso che a Sjusjøen non c’era neve e quanto ‘salvato’ grazie allo snowfarming non era granché», ha ammesso il capo del biathlon francese Stéphane Bouthiaux a Nordic Magazine. «Poiché conosciamo un po’ il posto, sapevamo che avremmo rischiato di girare per dieci giorni in 500 metri. Allora abbiamo preferito spostarci per essere più o meno sicuri di trovare le condizioni giuste».
In Svezia i biatleti francesi si confronteranno con i migliori atleti locali nelle gare di pre-stagione (short individuale e sprint) previste per questo weekend. Un succoso antipasto della Coppa del Mondo che partirà poi a Kontiolahti (Finlandia) il 29 novembre.