Hanno del clamoroso le dichiarazioni rilasciate a "Sportschau" da Richard McLaren, avvocato canadese celebre per non essere propriamente un alleato dello sport russo, dal momento che proprio mediante un report che porta il suo nome, commissionato dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA), ha condotto all’individuazione di una metodologia unica di scambio dei campioni di analisi attuata dal Sochi Laboratory per consentire agli sportivi russi dopati di competere ai Giochi Olimpici Invernali del 2014, con il Ministero dello Sport che ha supervisionato la manipolazione dei risultati delle analisi degli atleti.
Tuttavia, in queste ore, dopo le esternazioni del leader del CIO, Thomas Bach, che ha mantenuto attivo il ban per i portacolori di Russia e Bielorussia dalle competizioni internazionali, McLaren ha apertamente criticato il fatto che gli sportivi siano ritenuti responsabili delle decisioni dei loro governi nazionali.
"Il modo in cui vengono trattati non è giusto", ha sottolineato il legale nordamericano. "Gli atleti non hanno iniziato questo conflitto e non sono responsabili del suo corso. Questi sono due buoni motivi per consentire loro di partecipare di nuovo. Finché durerà la guerra, la comunità sportiva internazionale non cambierà la decisione presa, ma se il TAS sentenziasse a favore degli atleti, ecco che allora le federazioni sarebbero costrette a farli gareggiare nuovamente. Questo è uno scenario percorribile".
Clamoroso Richard McLaren, autore report doping russo: “Atleti Russia e Bielorussia devono tornare a gareggiare!”

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