Spesso ha ricevuto qualche frecciatina lanciata da Elena Välbe nel corso dei suoi sette anni alla guida della nazionale russa. Eppure il rapporto tra Markus Cramer e la presidente della Federazione Russa di sci di fondo è sempre stato molto saldo e amichevole.
L’allenatore tedesco della nazionale italiana ha quindi speso splendide parole per Välbe, sorprendendo in un certo senso i giornalisti di VG che probabilmente non credevano che i due fossero uniti da un rapporto di stima reciproca così profondo: «Quando iniziai a collaborare con la Russia nel 2015, pensavo davvero che lavorare con Elena Välbe sarebbe stato difficile per me – ha affermato Cramer ridendo – ma lei è come se avesse due facce. Da una parte è severa, ma dall’altra mostra un lato molto diverso. È un’ottima leader. È brava ad ascoltare. In occasione di raduni e competizioni, la sua stanza è aperta 24 ore al giorno. Un altro punto di forza è che non solo conosce gli atleti dentro e fuori la pista, ma anche le loro famiglie».
Insomma l’allenatore tedesco è convinto che dall’esterno spesso Välbe venga fraintesa: «Sì, non solo è un po’ fraintesa, ma lo è totalmente. Sì, può essere severa, ma con una squadra grande come la russa, devi essere forte, severo e intransigente».
Cramer ha poi descritto il periodo in cui ha dovuto lasciare la squadra russa. L’allenatore tedesco aveva già diverse offerte quando sono iniziate le Olimpiadi di Pechino e allora aveva iniziato a parlare con Välbe del possibile futuro. Poco dopo i Giochi, però, Putin ha iniziato la guerra contro l’Ucraina. In un primo momento, racconta Cramer, Välbe era convinta che si sarebbe conclusa in poche settimane, ma a cavallo tra marzo e aprile, ha ammesso di non sapere cosa stesse accadendo e quanto tempo ci sarebbe voluto. A metà aprile, i due decisero insieme di separare le proprie strade.
A quel punto Cramer ha accettato l’offerta dell’Italia e in quel momento è successo qualcosa che l’ha commosso fino alle lacrime: «Ho ricevuto un messaggio da Elena. Mi ha ringraziato per il buon lavoro. Ha scritto che sono venuto da loro portando cose da cui hanno imparato in Russia e sono migliorati. Mi sono seduto a casa chiudendomi in me stesso e ho pianto. È stato molto bello leggere».
I media russi hanno riferito a Välbe le parole del tecnico azzurro e la risposta non si è fatta attendere: «Abbiamo lavorato insieme per un po’ di tempo. Come persona è molto piacevole. Spero ci incontreremo più di una volta, sedendoci insieme, ridendo. Sono lieta che un piacevole ricordo di noi sia rimasto nella sua anima. Continua ad essere in contatto con alcuni degli atleti che erano nel suo gruppo. Non credo che gli italiani possano vietargli di dare consigli agli atleti russi, perché questo non pregiudica il suo lavoro in nazionale. Si sono allenati molto con noi, abbiamo ottimi rapporti con la loro federazione. È positivo che Marcus abbia contatti con i nostri ragazzi, che quando si separano si comportano tutti in modo adeguato. Apprezzo sempre le relazioni cordiali e le brave persone. Posso dire che Markus è un allenatore con la lettera maiuscola. Sono grata al destino di aver lavorato a stretto contatto con lui».
Sci di Fondo – Cramer ammette: “Quando ho firmato per l’Italia, mi sono commosso per il messaggio di Elena Välbe; è una grande leader”

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