Nel corso di una carriera agonistica, un atleta d’élite può concedersi poche libertà e fare attenzione a cibo e alcol, dormire bene e tanto altro. È anche normale lasciarsi quindi un po’ andare a fine stagione o, ancor di più, una volta terminata la carriera, anche se sei stata una super professionista come Charlotte Kalla.
La campionessa svedese, che lo scorso marzo ha messo fine alla sua carriera a 34 anni (ne compirà 35 il prossimo mese, ndr), dopo aver vinto 3 ori e 6 argenti olimpici, più 3 ori, 6 argenti e 4 bronzi mondiali, è stata molto sincera nel corso di un podcast, dal titolo Värvet, nel corso del quale le è stato chiesto quando si sia ubriacata per l’ultima volta. Kalla ha fatto capire che in realtà è accaduto piuttosto di recente, alla festa di un’altra grande campionessa, sua avversaria per tanti anni: «Probabilmente è accaduto due settimane e mezzo fa. Forse è per questo che ho avuto anche mal di testa. Il mio corpo non riesce a stare sveglio fino alle quattro e mezza. È stata una festa molto movimentanta. In realtà ero a Oslo per una festa a sorpresa a Therese Johaug, che i suoi compagni di squadra avevano organizzato. Ma valeva la pena stare con il mal di testa per rendere omaggio alla sua grande carriera».
Anche perché Johaug è stata sempre una grande motivazione per Kalla: «Abbiamo avuto carriere parallele. Ha un anno meno di me, quindi la prima volta che ci siamo incontrate è stato ai Mondiali di Sapporo nel 2007, quindi per molti anni è stata una grande fonte di ispirazione per allenarsi bene e in modo intelligente».
Sci di Fondo – Charlotte Kalla racconta la festa d’addio di Johaug: “È stata molto movimentata”

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