A seguito delle crescenti tensioni tra Aragona e Catalogna, annunciate da "Fondo Italia" nelle scorse ore, è ufficialmente saltata l’ipotesi Spagna 2030 per i Giochi olimpici invernali. L’annuncio, figlio dei contrasti tra le due regioni iberiche circa la distribuzione degli eventi, è stato dato dal presidente del Comitato olimpico spagnolo (COE), Alejandro Blanco.
Dopo la riunione del Comitato esecutivo del COE, Blanco ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha ammesso che l’organizzazione da lui presieduta non era in grado di presentare un progetto olimpico, pur non chiudendo la porta a progetti futuri.
Il presidente ha sottolineato che la candidatura di Spagna 2030 "l’abbiamo distrutta in casa nostra, nonostante un progetto che era meraviglioso. Per questo mi fa male, perché non siamo riusciti a trovare un’intesa tra di noi. L’immagine che abbiamo dato al CIO e alla stampa internazionale non è stata esattamente delle migliori".
Blanco ha poi evidenziato "il rifiuto del governo aragonese di rispettare l’accordo tecnico" che era stato precedentemente raggiunto tra i rappresentanti dei tre governi coinvolti – spagnolo, catalano e aragonese – e l’EOC. "Si trattava di un progetto teso a rigenerare l’area dei Pirenei, creare posti di lavoro e migliorare l’immagine della Spagna, oltre a integrare, unire e accomunare gli intenti, ma, nel preciso momento in cui la politica si è mescolata allo sport, è naufragato. Se finiamo per trasformare un progetto di integrazione e rigenerazione come questo in una guerra tra costituzionalisti e sostenitori dell’indipendenza, credo che non abbiamo capito cosa sia il movimento olimpico, che è dialogo e valori".
Olimpiadi, salta la candidatura di Spagna 2030: “Abbiamo distrutto da soli il nostro sogno”

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