Osservando attentamente le immagini dell’evento che si è svolto nel pomeriggio di venerdì a Mosca, allo stadio Luzhniki, per festeggiare l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea da parte della Russia, utilizzato da Putin come momento di propaganda, sfruttando anche gli sportivi presenti, Alexander Bolshunov sembrerebbe aver fatto un gesto di dissenso.
Come tanti campioni olimpici russi, infatti, anche Bolshunov era sul palco dell’evento organizzato da Putin, ma il fondista è stato l’unico sportivo, a non indossare la Z, lettera utilizzata in queste settimane come simbolo dell’invasione in Ucraina. Le immagini sono chiare: tutti gli atleti hanno la Z sul petto, anche il commentatore russo del biathlon Guberniev, tra i presentatori dell’evento, ma non il campione olimpico dello sci di fondo.
Un segno di dissenso? Aveva Bolshunov la libertà di non partecipare alla manifestazione? Difficile dirlo, sarebbe facile per noi da qui giudicarlo e dire che non avrebbe dovuto prendervi parte. Sicuramente però le immagini mostrano un Bolshunov impacciato, quasi in disparte, che non appare così orgoglioso, a differenza degli altri atleti. Oggi il fondista era atteso a una gara in russia, una 10 a skating, alla quale all’ultimo momento non ha preso parte proprio per volare a questo evento. Domani, però, sarà regolarmente al via della pursuit, anche se non si è capito con quale distacco. Anche questo fa immaginare che ci siano state forti pressioni. Insomma, Putin chiama, impossibile non rispondere, in un evento di chiara propaganda. Il fatto che Bolshunov non indossasse la Z, è almeno una consolazione, forse il segno che il campione russo non ha voluto schierarsi con il governo di Mosca. La stima per il campione, per lo sportivo, vuole farci pensare così.
Putin sfrutta gli atleti per propaganda, ma Bolshunov non indossa la Z dell’invasione in Ucraina: gesto di dissenso?

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