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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – La Norvegia domina la staffetta ma l’Italia è terza!

La Norvegia è la padrona della staffetta di Kontiolahti: Marte Røiseland, Tiril Eckhoff, Ida Lien ed una ritrovata Ingrid Tandrevold hanno dominato la scena nella prima gara post-olimpica, guidando praticamente sin dal via la prova che ha salutato il ritorno sul podio dopo oltre tre anni dell’Italia, terza con Samuela Comola, Dorothea Wierer, Federica Sanfilippo e Lisa Vittozzi.
Tra le vichinghe e le azzurre hanno trovato posto le ragazze svedesi, con Lin Persson seguita da Anna Magnusson e dalle sorelle Hanna ed Elvira Öberg.
Le norvegesi si presentano in pista con la scritta "No War, Please" e le pesanti assenze di Ucraina, Bielorussia e Russia si fanno sentire, anche nell’umore collettivo. Ma una volta in gara, per un po’ la concentrazione si sposta solo sulla neve e sul poligono. 
La prima frazione vede Anais Bescond tenere alto il vessillo francese, braccata da una Marte Røiseland fallosa a terra ma eccellete – come di consueto – in piedi, mentre Samuela Comola dopo un’ottimo primo poligono ha pagato un po’ nella seconda sessione (2 ricariche), in quello che è stato in fondo una sorta di debutto da lanciatrice del quartetto italiano. La valdostana si è presentata in zona cambio in dodicesima posizione, con un minuto di gap dalla leader.
Proiettata in fuga, Tiril Eckhoff ha potuto interpretare lo spartito più agevole e senza tentennare al tiro ha saputo accumulare ulteriore vantaggio nei confronti delle inseguitrici, impegnate a bisticciare con i bersagli come nel caso di Anais Chevalier (male a terra, ma la Francia sarà poi squalificata per un errore di procedura di Braisaz al poligono) e di Lisa Hauser, costretta al giro di penalità nel poligono in piedi. In tutto questo, a risalire fortemente è stata Dorothea Wierer (1 sola ricarica in piedi): la sua è stata una gara di fatto parallela a quella di Eckhoff, per riportare l’Italia a portata di podio (+1’13 dalla Norvegia), nella scia della Svizzera, terza, con la Svezia nel mezzo. Semaforo rosso nel frattempo per la Germania, incappata in un doppio giro a firma di Vanessa Hinz.
La seconda parte di gara ha visto Ida Lien proseguire sullo slancio delle compagne, mentre Federica Sanfilippo (2 ricariche in piedi) si è espressa sui massimi livelli personali, per completare il sorpasso sulle elvetiche e mantenere a distanza tutte le possibili inseguitrici. L’altoatesina ha così passato il testimone a Lisa Vittozzi in terza piazza con 1’06 di ritardo dalla Norvegia ed una decina di secondi di margine su Selina Gasparin.
Ma la Lisa Vittozzi di Kontiolahti ha solo voglia di guardare avanti: in entrambi i poligoni la sappadina si è concessa un errore in apertura, per poi disimpegnarsi alla grande tanto a terra (con indicativo sorriso a fine poligono) quanto in piedi, con la possibilità a quel punto di provare a mettere anche un po’ di pressione ad un’Elvira Öberg che non si è però fatta prendere la mano. Ma poco importa: dopo oltre due anni l’Italia era ormai avviata a tornare sul podio di Coppa del Mondo e l’ha fatto con una prova di alto profilo (7 ricariche complessive) mantenendo di fatto per tutta la gara quel minuto di margine dalla Norvegia patito nella prima frazione, con la Svezia costantemente a metà strada.
In una settimana ricca di soddisfazioni per il biathlon azzurro grazie alle eccellenti notizie arrivate da Soldier Hollow, l’Italia ha ritrovato il podio nel giorno che ha provato ad invertire le carte. Certo, il contesto di gara – tra assenze e l’autoeliminazione franco-tedesca – ha reso più facile la corsa al podio, ma è una considerazione che non deve minimamente sminuire l’importanza di questo risultato. Perchè i significati sono molteplici e vanno dal debutto sul podio di Samuela Comola, fino al ritrovato sorriso di Lisa Vittozzi, passando per l’ottima risposta fornita da Federica Sanfilippo e dalle sensazioni convincenti espresse da Doro Wierer. Puntando il focus proprio su Vittozzi, l’obiettivo di questo finale di stagione è proprio quello di inseguire buone notizie ed un po’ di fiducia. Anche a costo di uscire dalla propria confort zone: ed il primo riscontro, in tal senso, è stato assolutamente positivo.

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