La Russian Biathlon Union (RBU) ha fortemente contestato la decisione dell’International Biathlon Union (IBU) di fare gareggiare gli atleti russi soltanto con lo status neutrale. La scelta è stata fatta sullo sfondo dell’attuale situazione in Ucraina e l’attacco militare russo.
Pesante la risposta della RBU: «La RBU considera illegale, irragionevole e categoricamente inaccettabile la decisione dell’IBU del 26 febbraio 2022 sullo status neutrale degli atleti russi nelle restanti fasi della Coppa del Mondo e della Coppa IBU.
La RBU non ha violato alcuna disposizione dello Statuto o di altre regole IBU in modo che gli atleti russi siano privati del diritto di competere con la bandiera nazionale e l’inno, chiedendogli di farlo in uno stato neutrale.
La decisione dell’IBU viola direttamente i principi fondamentali dell’Olimpismo e della Carta Olimpica. Questa è una discriminazione diretta contro il nostro Paese e gli atleti russi, incompatibile con l’appartenenza al movimento olimpico.
Siamo indignati da queste azioni illegali dell’IBU e difenderemo in tribunale i diritti dei nostri atleti e i diritti della Federazione Russa come membro dell’IBU. Per non esporre gli atleti russi al rischio di umiliazione ed eliminare la minaccia alla loro sicurezza nelle restanti fasi della Coppa del Mondo e della IBU Cup, la RBU ha deciso di non partecipare a queste competizioni».
Biathlon – La Russia si scaglia contro l’IBU: “Scelta illegale, ci discriminate e non manderemo nessun atleta; ci vediamo in tribunale”

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