In tanti anni si è un po’ abituata a vedere i suoi gioielli sul podio, anche insieme. Ma oggi l’emozione è stata davvero speciale. Per la prima volta Johannes e Tarjei Bø hanno condiviso un podio olimpico da… "avversari" e l’occasione è valsa al maggiore dei due la possibilità di acciuffare finalmente una medaglia individuale a cinque cerchi.
E mamma Aslaug non nasconde l’importanza di questo bronzo.
"E’ un bronzo che vale oro – ha sottolineato ai cronisti di VG – non nascondo come oggi sia molto più contenta per Tarjei che non per la vittoria di Johannes" ha proseguito dalla casa di Styrn.
"In genere non sono particolarmente nervosa quando guardo le gare, invece oggi mi sentivo tutta un tremore e l’ho detto anche a loro, appena ho potuto salutarli con FaceTime. Johannes si è offeso? Ma neanche un po’, anzi… l’ha detto lui stesso che la medaglia di Tarjei era preziosissima".
Al settimo cielo, naturalmente il "vecchio" Tarjei che a 33 anni ha finalmente coronato un lungo inseguimento.
"Ormai non ci speravo più: credevo di aver buttato via l’ultima occasione nell’individuale ed è una cosa fantastica poter condividere questo momento con Johannes. E’ stato speciale vedere la gioia dei nostri genitori, quasi impazzivano nel vederci entrambi sul podio. " sono state le sue parole.
E Johannes? Il primo pensiero è proprio per Tarjei: "Sono felicissimo che ce l’abbia fatta. Io ho fatto una gara molto buona, secondo il piano che mi ero creato. L’inverno è stato un po’ difficile, anche se ora posso dire che l’obiettivo olimpico è già centrato, con tre gare d’anticipo. Le ultime settimane prima di Pechino sono state importanti: sapevo che lavorare bene in quella finestra temporale avrebbe reso tutto possibile. E così è stato. Ma non è finita…"
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