Si chiude con il successo della Norvegia (Laegreid, T.Boe, J Boe, Christiansen) la staffetta maschile della terza tappa di Coppa del Mondo di biathlon, in corso a Hochfilzen (Austria). La formazione nordica, grazie a una solidissima prova al tiro da sole 5 ricariche complessive, prosegue un trend storico decisamente positivo trovando il dodicesimo successo nelle 24 staffette disputate su queste nevi, raggiungendo dunque il 50%.
Battuta al termine di un duello da lontano la Francia di Fabien Claude, Desthieux, Jacquelin e Fillon Maillet (0+8), che chiude a 21" nonostante un ultima frazione perfetta di quello che deve essere considerato a tutti gli effetti del migliore del weekend. Sale sul podio infine anche la Russia a 47" (Tomshin, Serokhvostov, Loginov e Latypov), che dopo una staffetta passata in compagnia della Germania è riuscita, nonostante un giro di penalità a beffarla negli ultimi chilometri, a causa di una vera e propria cotta di Nawrath, che si è dovuto rialzare. I tedeschi terminano con un minuto esatto di distacco, 30" davanti alla Svezia che ha corso bene ma si è staccata in terza frazione col giovane Stefansson. Bielorussia sesta, poi Ucraina, Slovenia e Repubblica Ceca.
La prova dell’Italia è stata eccezionale sino al sesto poligono della gara, quando Bionaz è stato costretto a girare e ha sporcato l’ottimo lavoro conseguito al lancio da Thomas Bormolini e in seconda frazione da un Tommaso Giacomel formato MVP. Ininfluente ma ancora negativa la prestazione di Dominik Windisch a chiudere, anche lui costretto a girare, confermando le sue grandi difficoltà al tiro. Il risultato finale è una decima posizione (2+13) a 2’39".
La cronaca dettagliata della staffetta
Prima tornata di totale controllo con nessun lancista che ha interesse a fare selezione. I primi scossoni arrivano con la prima serie, dove un rapidissimo Tomshin porta la Russia in testa. Tutte le nazioni di vertice perdono qualcosa, compreso Bormolini che con due ricariche paga oltre 20" ma resta insieme a Laegreid. L’andatura resta lenta e nel secondo giro tutti riaccorciano sul russo, compreso l’azzurro che dimezza il ritardo. È Laegreid che svetta nella serie in piedi riportando la Norvegia in testa, davanti a un ottimo Femling che tiene a galla la Svezia nella frazione più a rischio. Bene anche Lesser, Italia decima in compagnia della Francia di Fabien Claude mentre precipita l’ex leader che costringe la Russia al primo giro di penalità. Nel terzo giro Lesser e Femling attaccano Laegreid, che non risponde e si stacca, mentre Bormolini con enorme cuore resta sulle code del transalpino. Germania e Svezia cambiano con 11" sulla Norvegia, poi la Slovenia con un supremo Dovzan. Italia e Francia pagano 17".
Ponsiluoma imprime subito un gran ritmo e nemmeno il vincitore della sprint Kuehn riesce a restare con lui. Perde terreno anche Tarjei Boe, che viene ripreso da Desthieux, Fak e Giacomel. Con calma lo svedese mantiene la testa della corsa, raggiunto da Fak che riaggancia Kuehn. Molto bene anche Norvegia e Italia che si riportano insieme ai primissimi, mentre chi perde qualcosa è la Francia a causa di un paio di ricariche di Desthieux che lo riportano a una ventina di secondi dal gruppo. Un’altra azione poderosa di Ponsiluoma nel secondo giro gli permette di fuggire da solo, con i quattro inseguitori che restano insieme ma perdono terreno. La serie in piedi vede però Giacomel sontuoso tornare sulla Svezia e staccare gli altri, con Francia e Norvegia a 20" e Germania a 30 dopo gli iconici problemi di Kuehn in piedi. Il terzo giro vede uno scatenato Tarjei Boe tornare sulle code di Giacomel e cambiare a 12" dalla Svezia, poi Slovenia a 22" in compagnia della Francia e Germania poco più dietro.
Johannes Boe decide di andare a prendere Stefansson e Bionaz resta con lui, schema di gara idilliaco per l’Italia. Anche il tandem Jacquelin-Bauer prova a partire forte, mentre Rees non può reagire così e viene avvicinato da Loginov. Un JTB versione deluxe scappa via con lo 0, Bionaz porta a scuola Stefansson ed esce secondo a 15" davanti alla Slovenia. Svezia quarta e poi Russia e Germania. Devastante il detentore della sfera di cristallo anche nella seconda tornata, con il vantaggio che sale alle stelle su tutti in vista della serie in piedi. Come se non bastasse arriva il secondo zero rapido della giornata e la Norvegia che si mette in posizione per vincere per dispersione. Bene Jacquelin che riporta la Francia seconda a 50", poi Svezia-Russia e Germania. Grosse difficoltà per Bionaz e Bauer che devono girare e l’Italia sprofonda ottava a 1’40". Il duello rusticano nell’ultimo giro tra Boe e Jacquelin finisce in parità, la Francia cambia 51" con una quindicina di vantaggio su Germania e Russia, mentre è sprofondato a 1’24" il giovane Stefansson. Italia a oltre due minuti.
Fillon Maillet recupera qualcosa nella prima tornata a Christiansen, ma il norvegese resta solido al poligono e riparte con una sola ricarica. Tuttavia lo strepitoso e veloce zero di Fillon Maillet riapre i giochi e si riporta a 33". Bene Nawrath e Latypov che restano insieme a giocarsi il podio a 50", braccati da lontano da Samuelsson, che li vede a mezzo minuto. Il passo sugli sci tra Norvegia e Francia è similare e tutto viene deciso dal poligono in piedi, storico alleato del transalpino in carriera. Christiansen chiude rapidamente i primi 4, sbaglia il quinto ma è glaciale con la ricarica e cementa la vittoria, anche se Fillon Maillet si inventa il suo numero classico ed esce a soli 14". Nawrath meglio di Latypov e la Germania si costruisce un cuscinetto di 10" per il podio, con Svezia fuori dai giochi. Male anche Windisch che finisce nel giro di penalità. L’ultima tornata vede Christiansen non si fa sorprendere e la Norvegia vince, mentre Nawrath entra in crisi nera sugli sci e la Russia si prende il podio.