A distanza di alcune settimane dalla rivelazione di quanto scritto sulla biografia di Marit Bjørgen, sulla sua positività a un controllo antidoping riscontrata durante il Mondiale di Lahti, causata però da un farmaco che stava prendendo, la polemica si è nuovamente accesa in Russia.
A tornare sull’argomento è stato Markus Cramer, allenatore tedesco del gruppo che comprende anche gli azzurri Pellegrino e De Fabiani, in un’intervista rilasciata a Championat. Interpellato sulla vicenda, rimasta segreta fino a poche settimane fa, Cramer ha così risposto: «Non capisco perché Bjørgen abbia scritto di questo caso nel suo libro. E, naturalmente, ancora una volta non capisco come funziona e reagisce la FIS in questi casi! Sarabbe estremamente interessante sapere cosa sarebbe accaduto se uno degli atleti russi fosse stato al posto di Marit».
Marit Bjørgen era risultata positiva al 19-norandrosterone, un anabolizzante. A causargliela sarebbe stato l’uso di un medicinale per ritardare il ciclo mestruale.
Sci di Fondo – Cramer torna sulla vicenda Bjørgen: “Chissà cosa sarebbe successo se fosse stata russa”

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