Molte polemiche al termine della sprint femminile di Val Müstair. Nel corso della finale Fähndrich è finita a terra a causa di un contatto con Anamarija Lampic, giunta poi seconda. L’impressione, guardando il replay, è che si tratti di un normale incidente di gara, senza alcuna colpa da parte della slovena, ma i giudici hanno ritenuto invece Lampic colpevole dell’accaduto decidendo così di retrocederla dal secondo al sesto posto.
Ovviamente la Slovenia ha presto presentato un reclamo scritto, che è stato però respinto dalla giuria. «Anamarija è scioccata – ha affermato l’allenatore sloveno Nejc Brodar a Sport Expressen – per come la vediamo noi non era necessario squalificarla per questo motivo. È del tutto normale che capitino certi contatti nelle sprint».
La giuria, a cominciare dal race directore della Coppa del Mondo Pierre Mignerey, hanno però avuto un’opinione ben diversa. Secondo quanto riferito da Sport Expressen ci sarebbe anche stata un’animata discussione con il team sloveno, ma alla fine la decisione non è cambiata: Lampic è rimasta giù dal podio. «Lampic arriva da dietro e passa Fähndrich – ha sottolineato Mignerey – in quella situazione è lei ad essere responsabile di assicurarsi che non ci siano contatti. I loro sci si toccano due volte e l’ultimo colpo fa cadere Fähndrich. Lampic ha quindi provocato l’incidente ed è stata squalificata perché ha avuto un grande impatto sul risultato. La nazionale slovena la pensa diversamente? Si, ma noi della giuria eravamo tutti d’accordo con la squalifica».
Spiegazioni che francamente non ci trovano d’accordo e una situazione che ci ricorda l’esagerata squalifica che subì Pellegrino a Dresda nel 2019.