Sta proseguendo la sua preparazione estiva in vista di una stagione nella quale vuole fare il definitivo salto di qualità e puntare seriamente a medaglie mondiali e Coppa del Mondo. Già lo scorso anno Hanna Öberg ha dimostrato di poter competere per vittorie importanti, ma le sono mancati dei piccoli particolari per raggiungere dei grandissimi risultati. Ad Anterselva ha spesso buttato tutto all’ultimo poligono. Tre errori nella serie in piedi nella sprint, quando avrebbe potuto tranquillamente salire sul podio se non vincere, errore nell’ultima serie nell’individuale che l’ha costretta al quarto posto, addirittura giro di penalità nella staffetta femminile che ha portato dal primo al quinto posto la sua squadra e infine un doppio errore nell’ultima serie della mass start dove è riuscita almeno a chiudere terza. Anche a Kontiolahti, nell’ultima tappa di Coppa del Mondo, quando era in lotta per la generale con Wierer ed Eckhoff, ha commesso tre errori in piedi retrocedendo al 28’ posto.
Insomma, è giusto considerare quindi Öberg una seria contender per la prossima Coppa del Mondo e per le medaglie mondiali in ogni format di gara. La svedese è già molto carica in vista della prossima stagione: «È sempre una sensazione speciale quando ti avvicini al periodo delle competizioni – ha affermato all’Expressen – non vedo l’ora di ricominciare a gareggiare».
La svedese è stata molto attenta nel corso della preparazione a non cadere nell’errore commesso lo scorso anno quando fu costretta a prendersi una pausa dall’allenamento perché aveva esagerato con gli sforzi. «Già prima che scoppiasse la pandemia del covid-19 – ha spiegato Öberg – non avevo pianificato un programma di allenamento pieno come quello dello scorso anno. Considerando com’è stata poi la situazione, è diventato ancora più facile perché siamo rimasti in Svezia per tutto il pre stagione».
La nazionale svedese di biathlon, a differenza della Norvegia, ha preferito restare in patria rinunciando ai raduni in quota, che erano stati programmati in Francia. La quota è stata simulata all’interno di camere presso la Mid Sweden University. «Ovviamente non è la stessa quota – ha spiegato Hanna Öberg – ma penso che abbia funzionato molto bene». I viaggi però non le sono mancati: «Questo è il mio settimo anno in nazionale e il primo autunno in cui sono stata sempre a casa. Andiamo ogni pre-stagione all’estero ad allenarci durante l’autunno, dove troviamo condizioni migliori. Ma posso vedere che ci sono stati dei vantaggi nel non viaggiare così tanto. Abbiamo avuto più giorni di riposo perché un giorno di viaggio non equivale a riposare. Ho cercato di trarne vantaggio e penso che abbiamo avuto molti più giorni di riposo di alta qualità».
Per Hanna Öberg era importante non cadere nell’errore dello scorso anno: «Ma dopo la crisi dello scorso anno, quando ero stanca sia fisicamente che mentalmente, ho imparato che non dovevo finire nuovamente in quella situazione. Penso di averlo fatto bene».