Era arrivata ai Mondiali dopo aver conquistato tre podi nelle ultime quattro gare individuali: 2ª nella sprint di Ruhpolding, 3ª nella pursuit sempre in Germania, 2ª nell’individuale di Pokjluka e 1ª nella mass start slovena. Normale, quindi, che Hanna Öberg fosse considerata alla vigilia una delle grandi favorite per le medaglie. Il suo Mondiale, però, è partito male con un folle ultimo poligono della sprint, nel quale con tre errori ha buttato una medaglia chiudendo 18ª. Poi un bellissimo inseguimento, nel quale ha rimontato fino al 4° posto, dimostrando una buonissima condizione, pur mancando due bersagli. Per l’inseguimento Öberg era stata la più votata per la medaglia d’oro dai media presenti in sala stampa ad Anterselva. Ma ancora una volta la svedese non è riuscita ad andare a medaglia, colpa di un bersaglio mancato a inizio gara e un altro errore nella serie in piedi.
Delusa per la mancata medaglia, Öberg ha potuto almeno riconsolarsi con la coppa di specialità individuale, da lei vinta grazie al primo poligono da incubo di Braisaz, capace di chiudere comunque 19ª nonostante tre errori nella prima serie e un quarto nell’ultima. Una piccola consolazione per la svedese, che in mixed zone a Fondo Italia ha espresso il proprio pensiero al termine dell’individual: «Sono contenta di aver vinto la coppa di specialità, soprattutto perché almeno ho ottenuto qualcosa in una giornata nella quale non sono riuscita a conquistare la medaglia. Il quarto posto non è certo il risultato migliore possibile, volevo certamente vincere una medaglia e per questo motivo sono ancora molto dispiaciuta per la gara, ma credo di aver dato tutto quello che avevo».
Biathlon – Hanna Öberg: “La coppa di specialità? Almeno ho ottenuto qualcosa”

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