Evidentemente la pista di Östersund le piace. Qui, infatti, Justine Braisaz aveva conquistato tre degli otto podi ottenuti in Coppa del Mondo prima dell’individuale di ieri, compreso il bronzo mondiale nell’individuale della passata stagione. Ieri sempre a Östersund la francese ha conquistato il suo secondo successo in carriera e nono podio.
Una giornata molto positiva per la ventitreenne di Albertville, che ha ampiamente riscattato l’incredibilmente negativo 83° posto della sprint. «Sono molto felice – ha affermato Braisaz a L’Equipe – quattro giorni fa ero sotto pressione, ma sapevo di non essere così lontana dalle migliori. Oggi ho sentito sin dall’inizio che le gambe giravano ed è stato grandioso. Poi ho preso il mio tempo per le serie di tiro e ho ritrovato fiducia. Nel corso dell’ultimo giro non sapevo dove fossi, Vittoz mi ha detto che Julia (Simon, ndr) era a 4”. Ho avuto un po’ di apprensione, come sempre in quei momenti, perché sapevo che lei ha grinta e buone gambe. Poi ho fatto la mia gara come l’avevo visualizzata lì davanti a me e sono riuscita a chiudere forte. Ho cominciato finalmente ad apprezzare questo formato di gara. Il poker della squadra maschile? I ragazzi ci hanno dato il sorriso, eravamo tutte concentrate, è stata una buona spinta per fare la nostra gara».
Biathlon – Justine Braisaz: “Il poker della squadra maschile ci ha dato una spinta in più”

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