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Sci di fondo

Fondo – Presentazione della Coppa del Mondo femminile: Johaug di un altro pianeta, ma svedesi e Nepryaeva ci provano

Sarà una Coppa del Mondo dall’esito già scontato quella femminile che inizierà venerdì a Kuusamo? Therese Johaug ha mostrato nella passata stagione di non avere avversarie nelle distance, da lei vinte spesso con ampi distacchi e soltanto la mancata partecipazione al Tour de Ski non le ha permesso di vincere la Coppa del Mondo. In compenso la campionessa norvegese ha vinto tre ori ai Mondiali di Seefeld, dimostrando a tutti che nonostante i due anni di stop è ancora la più forte.
Se alla vigilia della passata stagione c’era almeno il dubbio sulla possibilità che tornasse subito ad altissimo livello, quanto visto a partire dall’estate fino alle prime gare sugli sci a Beitostølen ha spaventato a tutte le sue avversarie: se possibile, Therese Johaug è ancora più in forma di prima. Allora cosa potrebbe fermarla nella corsa alla sua terza Coppa del Mondo? Certamente le tante sprint, format nel quale Johaug nella maggior parte dei casi nemmeno partecipa, ma anche i tour. Già perché se c’è una speranza di vedere un po’ di equilibrio, quella deriva dal Tour canadese della passata stagione, quando Johaug venne battuta da Stina Nilsson.
Proprio la svedese viene indicata da tutti come la più seria contendente per la Coppa del Mondo. Stina ha più volte dimostrato di essere molto competitiva nelle mass start sulle gare di 10km, quindi potrebbe ottenere dei buoni piazzamenti nei due tour stagionali. Ovviamente dovrà fare la differenza nelle sprint, format nel quale Johaug potrebbe trovare come sua grande alleata la connazionale Falla. A sfavore di Nilsson, oltre alla competitività di Johaug, bisogna aggiungere l’inesperienza della svedese nel lottare per la classifica generale, che alle lunghe potrebbe farsi sentire.
Al di là del successo finale, però, la Svezia spera di riportare una sua atleta sul podio della generale per la prima volta dalla stagione 1987/88, quando al secondo posto chiuse Marie-Helene Westin. Oltre a Nilsson la nazionale svedese ha infatti un’altra grande carta da calare, Frida Karlsson. La classe ’99 disputerà per la prima volta un’edizione intera della Coppa del Mondo, quindi sono tanti i dubbi in merito. Certamente a Gällivare la giovane ha già confermato di essere pronta a vivere la sua prima vera stagione da protagonista dopo l’esplosione in occasione del Mondiale. Il podio potrebbe essere anche possibile ma ovviamente è giusto non esagerare con le aspettative, vista la giovane età.
Attenzione però a non sottovalutare troppo Natalia Nepryaeva, apparsa in grande forma nel corso di tutta la preparazione, dopo una stagione nella quale ha sfiorato addirittura il successo in Coppa del Mondo. La russa avrà tutta la squadra per sé, visto lo stop di quattro compagne che sono in dolce attesa, e ha già dimostrato di avere qualità e continuità per essere competitiva una stagione intera. Almeno per il podio c’è anche lei. Così come ci si aspetta molto da Krista Pärmäkoski, che quest’anno ha deciso di allenarsi per conto suo dopo una stagione 2018/19 deludente, nella quale ha comunque sfiorato il podio della generale.
Almeno nella prima parte di stagione saranno assenti due sicure protagoniste come Østberg, detentrice della Coppa del Mondo, ed Ebba Andersson, un vero peccato. Ci si aspetta il ritorno ai vertici di Heidi Weng, apparsa in buone condizioni di forma nel corso dell’estate e Jessica Diggins, che nelle sprint e nelle mass start sarà un osso duro per tutte. Non sono arrivati bei segnali, invece, da Charlotte Kalla, che cercherà però di trovare la condizione nel corso della stagione per togliersi soddisfazioni. La classe non le manca, deve solo ritrovare certezze.
E l’Italia? Lo scorso anno si sono visti dei passi avanti rispetto agli anni precedenti. Al suo secondo anno alla guida della squadra, Simone Paredi vuole vederne altri. Greta Laurent e Lucia Scardoni sono riuscite lo scorso anno a farsi spesso notare nelle sprint. La valdostana deve riuscire a superare lo scoglio dei quarti di finale, mentre la veneta vuole trovare quella continuità che le è mancata in passato. Elisa Brocard punta a ripetere quanto fatto vedere di buono nella prima parte della passata stagione, sperando di trovare quella condizione che purtroppo le è mancata per diversi motivi nel corso della preparazione. Poi ci sono le due giovani Caterina Ganz e Anna Comarella, dalle quali ci si aspetta un ulteriore passo in avanti. La trentina ha mostrato belle cose nella fase finale della passata stagione sfiorando anche una top ten, mentre la poliziotta è stata la nota lieta del Mondiale di Seefeld. Fuori dalle cinque della squadra A si spera di ritrovare Ilaria Debertolis, mentre ci si aspetta anche qualcosa dalle più giovani, in particolare dall’Under 23 Francesca Franchi, grande protagonista nel corso della preparazione. 

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