SEEFELD – Nonostante il quattordicesimo posto finale è una Elisa Brocard un po’ amareggiata quella che si è presentata in mixed zone al termine dello skiathlon. L’ottimo inizio di gara, la nona piazza con cui ha chiuso la fase in classico, le aveva fatto sperare di ottenere un risultato davvero importante. In skating, però, proprio nel suo stile preferito, la valdostana è andata in difficoltà, riuscendo comunque a chiudere con un ottimo piazzamento.
«Ho fatto una buona prova in classico, mentre sono poi andata in difficoltà in skating – ha affermato l’azzurra al termine della gara – speravo di fare un po’ meglio dopo una partenza tanto positiva in classico. Per assurdo proprio in pattinato, la tecnica che prediligo, ho accusato tantissimo con le gambe. Ho subito sentito il passaggio dal classico allo skating, l’ho patito muscolarmente fin dal primo giro, nel quale ho perso diverse posizioni. Nel secondo sono riuscita almeno a mantenere la quattordicesima piazza senza perderne altre. È stata durissima per me di gambe. Sicuramente non butto via un quattordicesimo posto al Mondiale, ma dopo quella prima parte di gara speravo proprio di fate qualcosa di meglio».
La sua delusione, però, è segno di chi a 34 anni non vuole più porsi limiti e ha alzato non di poco l’asticella: «Sicuramente questa gara andò tutt’altro che bene due anni fa – ha ricordato la valdostana dell’Esercito – perché mi ritrovai improvvisamente ultima a seguito di una caduta di gruppo. Oggi non mi ero prefissata alcun risultato iniziale, anche se speravo di arrivare attorno alla decima posizione. Poi, per come si era messa la gara dopo il classico, sognavo qualcosa di meglio. Purtroppo in skating le gambe non hanno risposto come pensavo».
Infine Elisa ha parlato di Therese Johaug, che con il suo grande inizio ha ucciso la gara. «Chi preferisco tra Bjørgen e Johaug? Sicuramente Marit è inarrivabile, anche se Johaug dovesse raggiungerla e superarla nei risultati, cosa che farà perché è un’atleta fortissima nonostante abbiamo perso due anni per la squalifica. Tra le due però preferisco Marit, una grande donna con una gran classe. Frida Karlsson? L’ho vista oggi in gara, è giovane e ha tutto il tempo per esprimersi. Mi auguro possa iniziare a dare del filo da torcere a Johaug, perché sembra tornata a essere inarrivabile e ammazza le gare, come successo oggi. Serve qualcuno che la metta in difficoltà».
Fondo – Elisa Brocard: “Dopo la fase in classico avevo iniziato a sognare un risultato importante”

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