Questo pomeriggio si è aperto a Willingen il weekend dedicato alla Coppa del Mondo di salto maschile, l’ultimo prima dei Mondiali di Seefeld. Si è partiti con un team event, dominato in lungo e il largo dalla Polonia.
I mitteleuropei hanno messo in ghiaccio il successo già nella prima serie, dove sono stati i migliori in ciascuna delle quattro rotazioni. Piotr Zyla dopo un eccezionale primo salto da 146 m ne ha trovato un secondo da 129 m, Jakub Wolny ha superato la soglia dei 140 m in entrambe le manche, Dawid Kubacki e Kamil Stoch hanno fatto peggio in termini di misura, ma con condizioni di vento non altrettanto favorevoli, risultando comunque i più competitivi delle rispettive rotazioni.
I polacchi hanno così raccolto la vittoria in scioltezza con quasi 80 punti di margine sulla Germania seconda classificata. I tedeschi hanno alzato l’asticella nella seconda parte di gara, mentre al giro di boa erano quarti. Continua così una striscia assolutamente positiva che li ha visti sempre nelle prime due posizioni in tutte le prove stagionali. Karl Geiger si è riconfermato in crescita dopo le difficoltà di gennaio, Richard Freitag si è distinto soprattutto con un ottimo 141.5 m ottenuto nel momento decisivo, Markus Eisenbichler è rimasto al di sotto delle attese ed infine Stephan Leyhe a sua volta non ha fatto faville.
Ritorna sul podio la Slovenia, lontana oltre 100 lunghezze dai vincitori. Il migliore è stato proprio il più giovane della compagnia, Timi Zajc, oltretutto l’unico sloveno capace di salire sul podio nell’inverno in corso. Non si è però espresso al massimo del potenziale ed è stato avvicinato da Peter Prevc, mentre la prova per Anze Semenic e Jernej Damjan è stata senza infamia e senza lode.
Dopo due squalifiche e una competizione azzoppata degli infortuni, per la prima volta la Norvegia ha lottato per il podio, non riuscendo a salirci per 8 decimi. Halvor Egner Granerud è stato uno dei pochi saltatori ad imporsi in una rotazione oltre ai polacchi, mentre ha esordito con una buona prova il campione iridato juniores Thomas Aasen Markeng. Passaggio a vuoto per Johan Andre Forfang nella prima manche, riscattatosi poi nella seconda; è infine risultata decisiva una spigolata di Robert Johansson per relegare i norge al 4° posto finale.
Quinto moneta per il Giappone, che al giro di boa sembrava lanciato verso il podio, essendo secondo solo alla Polonia. Sicuramente ha inciso oltremodo il salto negativo di Yukiya Sato, in grandissimo ritardo nello stacco, ma va detto che anche il pettorale giallo Ryoyu Kobayashi non ha fatto vedere la propria miglior versione. Dopo il successo di Lahti l’Austria è stata ben lontana dal ripetersi, andando a chiudere al 6° posto. Va comunque detto che il distacco dalla Slovenia terza classificata è stato di appena 6 punti. Stefan Kraft è colui che ha fatto vedere le cose migliori, mentre Daniel Huber è stato in assoluto il peggiore del quartetto.
Hanno preso parte alla seconda marche anche Svizzera (7^) e Repubblica Ceca (8^), mentre non sono riuscite a superare il taglio Finlandia (9^) e Svizzera (10^).
TEAM EVENT – WILLINGEN
1. POLONIA (Zyla, Wolny, Kubacki, Stoch) 979.4
2. GERMANIA (Geiger, Freitag, Eisenbichler, Leyhe) 900.2
3. SLOVENIA (Semenic, Prevc P., Damjan, Zajc) 874.0
4. NORVEGIA (Granerud, Markeng, Forfang, Johansson) 873.2
5. GIAPPONE (Sato, Ito, Kobayashi J., Kobayashi R.) 869.4
6. AUSTRIA (Aschenwald, Huber, Hayböck, Kraft) 868.7
Clicca qui per i risultati completi.
La Polonia domina il team event di Willingen

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