Sono due notti che mi sveglio all’improvviso, nel buio delle 4 del mattino, sperando che sia già l’ora della sveglia mi giro e cerco lo Snooze.
É Giovedi 17 gennaio. Mi aspetta una giornata di fuoco al lavoro. Finirò tardi e me ne devo fare subito una ragione. Ma…non erano le 4 del mattino? Impreco, silenzioso, tra un nervoso crescente e una stanchezza stagnante. I pensieri continuano a far baccano e, come degli studenti maleducati che parlano ad alta voce in biblioteca, cerco di azzittirli con garbo e, con un sibilante monosillabo che probabilmente è una “ssssssss”, ho in testa l’immagine della mia agenda per la giornata che arriva.
Manca veramente poco alla partenza della Marcialonga e sono a Napoli. Un viaggio di lavoro come questo può incidere fortemente sulla mi preparazione. Mi aspettano 8 ore in piedi, tenendo una lezione ad una platea di 100 persone, muovendomi per un’area quadrata di pochi metri e con le mani spingendo tirando e spingendo, devo descrivere con grande concentrazione tutti i processi che sto mettendo in atto. Niente di facile.
Per me è routine quotidiana, ma oggi finirò sfinito e domani mi aspetta un ultimo, estenuante, allenamento di almeno 40 chilometri. Speriamo bene!
VIDEO – Una classica normale giornata

Ti potrebbe interessare
Biathlon – Doro c’è: Wierer regolarmente al via della mass start
Sciolti gli ultimi dubbi sulla presenza in gara dell'azzurra, che ieri era stata costretta a saltare la staffetta
Lisa Vittozzi dopo il suo miglior risultato in carriera: “È andata come speravo”
Bella prestazione dell'atleta sappadina: "Sabato sono stata svantaggiata dal numero di partenza basso, ma mi sono
Biathlon – Rebecca Passler: “Ieri sera mi sono detta che non avevo nulla da perdere e potevo solo fare meglio
Ha chiuso al 28° posto con due errori nell’ultimo poligono l’inseguimento di Anterselva: Rebecca