Dopo aver saltato la tappa di Beitostølen, Federico Pellegrino si prepara al suo ritorno in Coppa del Mondo su una pista nella quale si è tolto diverse soddisfazioni. A Davos, infatti, il valdostano non soltanto ha vinto due volte ma ha anche fatto il suo esordio in Coppa del Mondo: «Siamo in inverno pieno, ci sono una quarantina di centimetri di neve fresca e la pista è pronta – ha affermato il poliziotto valdostano alla FISI – sono molto carico e concentrato. Questa sarà la mia decima partecipazione su questa pista, dove feci il mio esordio in Coppa del Mondo. Qui ho vinto due volte e fatto altri due podi, arrivando comunque sempre fra i primi dodici. Nei prossimi giorni la temperatura dovrebbe calare e rendere la neve più compatta e adatta alla mia esplosività».
Eppure sulla strada verso la tappa svizzera, Federico Pellegrino si è preso un grande spavento durante i suoi giorni di allenamento a Livigno: «Al termine di una sessione stavo per risalire in macchina, quando non mi sono accorto di una lastra di ghiaccio e sono scivolato picchiando pesantemente per terra la parte bassa della schiena. Sembrava una cosa di poco conto, invece la mattina seguente mi sono letteralmente bloccato in palestra, faticavo addirittura a stare seduto e a muovere la gamba sinistra. Le successive verifiche del caso hanno evidenziato un edema, causato dalla caduta, che ha attivato in un meccanismo di compensazione lungo tutta la catena posteriore, mandando in tilt una parte della muscolatura. Un banale colpo di frusta che però mi ha fatto prendere uno spavento per niente banale. Fortunatamente a Livigno era presente il massaggiatore Claudio Saba che adesso segue le squadre giovanili, il quale ha contribuito in maniera decisiva a far rientrare il problema, che spero sia ormai in via di risoluzione».
Fondo – Federico Pellegrino: “A Livigno ho preso un bello spavento”

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