Skipass non è solo la fiera simbolo del mondo della neve, ma è occasione più unica che rara di trovare riuniti tutti i rappresentanti della FISI, non solo nazionale, ma anche regionale e provinciale. Tra uno stand e l’altro, abbiamo chiacchierato con Fausto Denti, presidente della realtà bergamasca che ha visto nel duo Moioli-Goggia le autentiche superstar della manifestazione.
Goggia e Moioli sono state le donne immagine di Skipass. Quanto le ha fatto piacere?
"E’ un grande orgoglio, non solo personale, ma per tutta la città di Bergamo. Rappresentano nel migliore dei modi il nostro movimento e portano in giro per il mondo la nostra bandiera. Non capita spesso di vere due medaglie olimpiche in due discipline diverse e questo deve essere motivo di soddisfazione per coloro che hanno creduto in loro
Skipass: fiera del turismo e della montagna. Quanto sono importanti eventi del genere, per le realtà locali, che coniugano agonismo e promozione?
"Sono eventi determinanti per la promozione dell’attività agonistica e la promozione del turismo. La montagna vive momenti difficili, basti pensare agli ultimi eventi meteorologici, ma è doveroso essere presenti per far capire, a tutti gli utenti, che la montagna deve e dare importanza agli sport invernali.
Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso l’inverno. Com’è andata, fino a questo punto, la preparazione e l’organizzazione dei molti eventi di cui siete i promotori?
"E’ un periodo intenso perchè il nostro Comitato sta lavorando per reperire sponsor e volontari per l’organizzazione, anche quest’anno, dei Winter Games dedicato ai bambini e l’evento clou, per il fondo, degli Italiani Under 16 a Schilpario."
Come valuta, al momento, lo stato di salute del suo Comitato?
"Arriviamo da un’annata ricca di traguardi prestigiosi e successi notevoli e far emergere talenti è sempre più difficoltoso. Per quanto riguarda lo sci di fondo, il movimento è alle corde, ma qualcosa si intravede. Non facciamoci illusioni; per i prossimi anni l’imperativo è far crescere i nostri ragazzi."
La "crisi" del comparto nordico non ha ancora visto la luce in fondo al tunnel. Lei, invece, ha trovato la ricetta giusta?
"Non è così facile trovarla. I nostri club devono pensare di recuperare i giovani dalle scuole. Puntare sulle scuole è come fondamentale per allargare il numero di atleti, soprattutto nella scuola primaria e in quella pubblica, dove si riscontrano diverse difficoltà di interazione. Bisogna cavalcare progetti, come quello proposto dalle Alpi Centrali, Scivolare, che va nelle scuole a parlare di sport invernali. Le nostre due valli principali, Brembana (a Lenna si sta sviluppando un ambizioso progetto, ndr) e Scalve, devono tornare punto di riferimento per lo sci di fondo."
Fausto Denti: “Dare continuità all’attività attraverso la scuola”

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