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Sci di fondo

Fondo, a Davos con la nazionale c’è un gradito ritorno: Cristian Zorzi

Nella nazionale azzurra che si sta allenando a Davos in vista dell’esordio in Coppa del Mondo, che ci sarà a Ruka il prossimo 26 novembre, c’è anche un gradito ritorno: Cristian Zorzi. L’ex fondista azzurro, medaglia d’oro nella storica staffetta di Torino 2006, dopo anni in cui è rimasto ai margini, è tornato in nazionale con il ruolo di skiman, ma sicuramente saprà anche dare qualche consiglio utile ai fondisti azzurri. L’abbiamo contattato per farci descrivere le sue emozioni.
“Questo ritorno in nazionale – ha affermato l’oro olimpico – mi ha dato un’emozione enorme, come quando ai miei tempi d’oro feci la mia prima apparizione con l’Italia da atleta. Anche se oggi faccio solo un lavoro tecnico, mi sento comunque parte di una squadra in cui si respira l’ambiente agonistico e la voglia di fare bene, per far fare una bella figura all’Italia in giro per il mondo”. Certo, oggi Zorzi non deve più sudare come una volta, quando era lui al posto di De Fabiani, Pellegrino, Noeckler e gli altri, a macinare chilometri sugli sci. “Adesso faccio un tipo di lavoro molto diverso,  ho un ruolo da esterno che si occupa dei materiali, ma allo stesso tempo mi comporto con gli atleti come facevano in passato i miei tecnici e gli allenatori, cercando di condividere con loro la fatica che stanno provando e dargli così una mano anche a livello morale”.
A volte il destino è strano e Zorzi si ritrova a vivere una preparazione con la nazionale azzurra proprio nell’anno che porta ai Mondiali di Lahti, dove vinse un argento mondiale nel 2001. “Per me essere tornato in nazionale in questa stagione è ancora più emozionante, perché sono in programma i Mondiali di Lahti, dove vinsi la mia prima medaglia iridata. In qualche modo è come rivivere quei momenti”. Anche se con un altro ruolo, Zorzi ha sensazioni simili a quelle di una volta: “Proprio nel primo giorno di raduno con gli atleti, ho capito che il destino mi ha dato la possibilità di tornare a lavorare di nuovo assieme a una grande nazionale, anche se non da atleta ma da tecnico. Un giorno potrò dire di aver vissuto entrambe le facce dello sci, quella di atleta e di tecnico. Ora speriamo solo di far divertire tutti i tifosi italiani dello sci di fondo”.

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