MONASTERO (SUI) – Dopo tanta attesa Federico Pellegrino lascia il segno nello sprint maschile in tecnica libera di Val Monastero, terza tappa del Tour de Ski. Il poliziotto valdostano, che aveva dato importanti segnali di ripresa nella trasferta nordamericana di Coppa del Mondo di metà dicembre, ha così allontanato ogni dubbio sulla sua condizione con il secondo posto alle spalle del norvegese Finn Haagen Krogh, suo coetaneo, su una pista particolarmente impegnativa sia sul piano tecnico (una salita dura, discesa velocissima, curvoni dove era facile finire verso l’esterno e cadere (come è capitato a Hofer), quanto sotto il profilo fisico. Un tracciato bellissimo, studiato da Veit Angerer, l’allenatore del Comitato Alto Adige, venuto a dare una mano agli amici svizzeri della vallata sotto lo Stelvio.
L’hanno provato sulla propria pelle il favorito Petter Northug, eliminato in semifinale dal terzetto svedese Halfvarsson, Joensson e Hellner schierati su un’unica fila (foto), ma anche lo stesso Emil Joensson che aveva ottenuto il miglior tempo della il qualificazione. Alla finale è arrivato tanto stremato che prima dell’ultimo scollina mento si è praticamente autoeliminato dalla volata toccandosi con il connazionale Halfvarsson, dopo avere già speso energie preziose nella prima batteria dei quarti di finale per recuperare da una caduta e piazzarsi ancora al secondo posto dietro Hellner.
Da parte sua Pellegrino ha corso con grande sagacia tattica, mostrando di avere superato completamente l’indolenzimento alla spalla sinistra operata nel 2011 che si era infiammata alla fine di novembre nel corso di una gara di Coppa Italia. Per lui si tratta del secondo podio in carriera dopo il 2°posto c onseguito a Liberec nel 2011.
Una gara sempre in prima linea, senza quei cedimenti che, anche nel recente passato, aveva registrato nella successione delle prove. Dopo aver ottenuto il sesto tempo in qualificazione, si è imposto nella seconda batteria dei quarti per un decimo su Vylegzhanin. Nella seconda semifinale (la più veloce in 3.16.5 contro 3.17.8 della prima nella quale Halfvarsson ha prevalso su Joensson) sulla linea del traguardo sono arrivati insieme Cologna, lui e Valjas, tanto da essere accreditati tutti dello stesso tempo. Per stilare l’ordine di arrivo si è dovuto ricorrere al fotofinish, mentre al quarto posto, staccato di 3/10, c’era il norvegese Krogh. Tanto lui che Valjas hanno avuto accesso alla finale come “migliori perdenti”.
L’unica incertezza l’ha denunciata solo in finale, proprio nella fase d’avvio, che nelle due battute precedenti lo aveva visto raggiungere sempre per primo la zona in cui si può iniziale lo skating dopo la spinta di braccia sui binari. “Sono rimasto un po’ chiuso in partenza, dirà poi nell’intervista . Poi in salita ho trovato lo spazio giusto per recuperare e gli altri si sono autoeliminati”.
Per primi, come si è detto, Halfvarsson e Johansson. Nel tentativo di superarsi, hanno incrociato gli sci e sono caduti in un momento in cui tutti cercavano di stringersi verso l’interno di una curva in salita. Poi si è eliminato da solo, fra la delusione del foltissimo pubblico, anche Cologna, l’idolo di casa. Anche lui in salita, allargando troppo gli sci a ridosso dello scollina mento, tanto da finire con la faccia sulla neve. “A pelle di leone”, in sostanza. Il più svelto ad approfittarne è stato Krogh (foto), che si è involato, vanamente inseguito da Valjas, che è stato poi raggiunto e superato dall’azzurrp, che finiva a 1″ dal norvegese con l’estone naturalizzato canadese a 6/10. Lontani gli altri tre: Cologna a 3.5, Halfvarsson a 6.5, Joensson addirittura a mezzo minuto abbondante.
“E’ il secondo podio della mia carriera, dice ancora Pellegrino. Sia questo che quello ottenuto a Liberec hanno un grande valore. Questo è un secondo posto cercato da due anni a questa parte; quello di Liberec fu bellissimo per il semplice fatto che non se l’aspettava nessuno. Adesso mi fermo per cinque giorni, sono parecchie settimane che mi trovo lontano da casa. Poi ricomincio tutto d’un fiato verso i Mondiali in Val di Fiemme. Spero che questo podio faccia da ulteriore stimolo per il resto della squadra, credo che la condizione di tutti noi stia crescendo. Dedico questo podio al mio allenatore Stefano Saracco e al mio skiman Andrea Dufour, se lo meritano poiché stiamo facendo insieme un lavoro duro fin dalla scorsa estate. Il pugno sul cuore all’inizio di ogni manche? E’ per ricordare la mia fidanzata (la collega Greta Laurent, ndr)”.
Silvio Fauner gli rivolge i propri complimenti: “Federico ha fatto quello che gli avevamo chiesto, sta seguendo la tabella di marcia che gli ha preparato lo staff tecnico. Adesso ci trasferiamo in Italia, alcuni dei nostri si fermeranno ma ci teniamo a fare bella figura poiché avremo quattro gare davanti ai nostri tifosi”.
Con Pellegrino, che dovrebbe essere protagonista anche al Team Sprint Internazionale Sportful del prossimo 6 gennaio a Feltre, concludono la loro avventura nel Tour de Ski anche Fabio Pasini e David Hofer, quest’ultimo veramente sfortunato. Apparso particolarmente in palla al mattino (5° e miglior azzurro in qualificazione), aveva iniziato alla grande anche la batteria dei quarti di finale nella quale era impegnato pure Pellegrino. : Purtroppo il carabiniere altoatesino è inciampato nella curva conclusiva quando si trovava in testa, compromettendo l’accesso alla semifinale che era alla sua portata..
C’è voluto del tempo per fargli sbollire la rabbia e spiegare il motivo dell’eliminazione. “Mi sentivo bene, stavo dominando la manche con Pellegrino e sapevo che in quell’ultima curva avrei dovuto schivare un lastrone di ghiaccio. L’ho evitato senza problemi ma i due scarpini si sono toccati e sono finito per terra. Il mio Tour de Ski finisce qui poiché non vorrei arrivare alla scalata del Cermis bollito e perdere la buona condizione che ho in questo periodo. L’obiettivo principale rimangono i Mondiali”.
Fuori nei quarti anche Fulvio Scola, Fabio Pasini, Giorgio Di Centa e Ilaria Debertolis; eliminati nelle qualificazioni Thomas Moriggl, Roland Clara, Fabrizio Clementi, Dietmar Noeckler, Mattia Pellegrin, Valerio Checchi, Debora Agreiter, Veronica Cavallar, Marina Piller e Virginia De Martin.
Praticamente senza storia la gara femminile che ha visto il dominio di Kikkan Randall: prima in qualificazione, nei quarti in semifinale e in finale nella quale l’americana è partita subito in testa e si è progressivamente avvantaggiata chiudendo con 8 secondi abbondanti sulla norvegese Oersted e 10.6 sulla Weng che ha completato il podio. A 12.6 la tedesca Kolb, a 14.7 la norvegese Steira, mentre ha chiuso addrittura a 19.5 la svedese Charlotte Kalla, specialista dello skating e favorita di questo Tour de Ski con Therese Johaug e Justyna e Kowalczyk. Entrambe, però, sono state eliminate nella seconda semifinale nella quale Kalla si era imposta per 2/10 sulla Weng a conclusione di una gara più tattica e meno veloce di 6 secondi rispetto alla precedente.
Buona la prova di Ilaria Debertolis (fotod’archivio), che a S. Stefano aveva portato alle Fiamme Oro il titolo italiano del team sprint a Fiera di Primiero con l’altra poliziotta Sara Pellegrini: 13° tempo in qualificazione, nei quarti è capitata nella quinta batteria, risultata la più veloce e combattuta, tanto da aver qualificato per la semifinale anche la Jean e la Sarasoja. Il successo è andato alla Weng che ha staccato la Kowalczyk in salita ed è riuscita a contenerne il ritorno. Uno sforzo che alla polacca è costata la successiva eliminazione nella prima semifinale in cui si è imposta la Kalla, mentre la Weng le ha bruciato anche il secondo posto.
Domani è prevista la seconda e ultima giornata di riposo, prima del filotto di quattro gare che chiudono il Tour fra Dobbiaco, Cortina e Val di Fiemme.
Classifica sprint TL maschile
1. Krogh Fin 1990 NOR; 2. Pellegrino Federico 1990 ITA; 3. Valjas Len 1988 CAN; 4. Cologna Dario 1986 SUI; 5. Halfvvarsson Calle 1989 SWE; 6. Joensson Emil 1985 SWE
7. Hellner Marcus 1985 SWE; 8. Northug Petter 1986 NOR; 9. Newsell Andrew 1983 USA; 10. Vylegzhanin Alexander Maxim 1982 RUS; 11. Musgrave Andrew 1990 GBR; 12. Harvey Alex 1988 CAN; 13. Poltoranin Alexet 1987 KAZ; 14. Chernousov Ilia 1986 RUS; 15. Kershaw Devon 1982 CAN; 16. Jaks Martin 1986 CZE; 17. Tritscher Bernhard 1988 AUT; 18. Chebotko Nikolay 1982 Kaz; 19. Legkov Alexander 1983 RUS; 20. Pasini Fabio 1980 ITA; 21.Hofer David 1983 ITA; 22. Darragon 1983 FRA; 23. Di Centa Giorgio 1972 ITA; 24. Scola Fulvio 1982 ITA; 25. Starega Maciej 1990 POL; 26. Lindblad Anton 1990 SWE; 27. Perl Curdin 1984 SUI; 28. Goalabre Paul 1991 FRA; 29. Einarsson Snorri 1986 NOR; 30. Semenov Michail 1986 BLR; 38. Moriggl Thomas 1981 ITA; 40. Clara Roland 1982 ITA; 48. Clementi Fabrizio 1988 ITA; 54. Noeckler Dietmar 1988 ITA; 63. Pellegrin Mattia 1989 ITA; 69. Checchi Valerio 1980 ITA
Classifica maschile dopo la 3.a tappa
1. Vylegzhanin 50.27.3; 2. Cologna +2.1; 3. Northug +9.0; 4. Harvey +27.2; 5. Legkov +28.0; 6. Chernousov +52.4; 7. Hellner +1.35.1; 8. Bauer +1.36.1; 9. Turyshev +1.45.5; 10. Halfvarsson +1.45.6; 11. Osson +1.55.2; 12. Poltoranin +1.55.5; 13. Valjas +1.56.7; 14. Noeckler +2.00.1; 15. Jaks +2.01.4; 16. Filbrich +2.04.3; 17. Kuehne +2.04.4; 18. Krogh +2.07.7; 19. Perl +2.14.1; 20. Japarov +2.30.2; 21. Babikov +2.27.8; 22. Kershaw +2.29.3; 23. Gjerdalen +2.33.1; 24. Rehemaa +2.33.5; 25. Semernov +2.36.1; 26. Di Centa +2.39.3; 27. Joensson +2.40.5; 28. Larkov +2.43.7; 29. Bessmertnykh +2.47.4; 30. Angerer +2.51.0; 32. Hofer +2.52.3; 38. Moriggl +3.15.0; 40. Scola +3.25.3; 42. Clara +3.30.2; 45. Checchi +3.38.6; 48. Pellegrin +3.42.1; 53. Pasini +4.06.2; 60. Clementi +4.46.6; 67. Pellegrino +4.58.8
Classifica sprint TL femminile
1. Randall Kikkan 1982 USA; 2. Weng Heidi 1991 NOR; 3. Kolb Hanna 1991 GER; 5. Steira Kristin Stoermer 1991 NOR; 6. Kalla Claarlotte 1987 SWE
7. Kowalczyk Justyna 1983 POL; 8. Herrmann Denise 1988 GE; 9. Jean Aurore 1985 FRA; 10. Johaug Therese 1988 NOR; 11. Sarasoja- Lilja Riikka 1982 FIN; 12. Van Der Graaf Laurien 1987 SUI; 13. Jacobsen Astrid Uhrenholdt 1987 NOR; 14, Wiken Emma 1989 SW; 15. Smutna Katerina 1983 AUT; 16. Fabjan Vesna 1985 SLO; 17. Diggins Jessica 1991 USA; 18. Brooks Holly 1982 USA; 19. Korosteleva Natalia 1981 RUS; 20. Zeller Katrin 1979 GER; 21. Debertolis Ilaria 1989 ITA; 22. Ringwald Sandra 1990 GE;23. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN; 24. Aymonier Celia 1991 FRA; 25. Stephen Elizabeth 1987 USA; 26. Kylloenen Anne 1987 FiN, 27. Cebasek Alenka1989 SLO; 28. Oestberg Jennie 1989 SWE; 29. Dotsenko Anastasia 1986 RUS; 30. Tchekaleva Yulia 1984 RUS; 21. Debertolis Ilaria 1989 ITA; 35. Agreiter Debora 1991 ITA; 48. Cavallar Veronica 1983 ITA; 51. Piller Marina 1984 ITA; 54. De Martin Topranin Virginia 1987 ITA
Classifica femminile dopo la 3.a tappa
1. Kowalczyk 35.08.0; 2. Johaug +50.3; 3. Steira +1.00.9; 4. Herrmann +1.05.3; 5. Randall +1.18.1; 6. Kylloenen +1.29.1; 7. Kalla + 1.32.2; 8. Jacobsen +1-36-5; 9. Sarasoja +1.49.6, 10. Roponen +1.52.3; 11. Weng +1.59.0; 12. Niskanen +1.59.6; 13. Saarinen +2.05.4; 14. Lahteenmaki +2.09.4; 15. Oestberg +2.09.6; 16.Kristoffersen +2.26.1; 17. Tchekaleva +2.31.1; 18. Wiken +2.34.3 19. Smutna +2.39.4; 20. Zeller +2.42.4; 21. Jean +2.46.6; 22. Shevchenko +2.47.7; 23. Brooks +2.59.5; 24. Haag +3.03.5; 22. Stephen +3.05.6; 26. Ivanova +3.23.0; 27. Medvedeva +3,26.3; 28. Ahervo +3.32.3; 29.Korosteleva +3.32.4; 30. Iksanova +3.37.9; 31. De Martin Topranin +3.39.2; 35. Agreiter +3.55.0; 42. Debertolis +4.35.3; 44. Cavallar +4.44.4; 45. Piller +4.47.3
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